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Volevo assassinare mia moglie

Volevo assassinare mia moglie. Volevo...vol-evo, 'evo' all'imperfetto perché niente è perfetto, nemmeno un tentato omicidio. 'Evo', perché in puro stile medioevo vol-evo avvelenare mia moglie con l'arsenico, metterglielo magari nelle pietanze, ma non ne ho più, né di pietà né di pietanze. Il motivo? Ho licenziaaaato i cuoooochi... è un motivo semplice (inteso come aria musicale), lo si può anche fischiettare, come è successo stamattina quando mi sono svegliato con l'idea di assassinare mia moglie. Non è una coincidenza che tutto questo pensare ed elucubrare mi sia successo sul cesso, probabilmente tutto quanto ha un suo perché, forse ha a che fare col fatto che tutto è riconducibile alla merda. Un pensiero avuto sul cesso, è quello che si dice un pensiero di suc-cesso, lo dice la parola stessa, e presumibilmente è la stessa cosa quando si parla di un uomo di successo. Che tutte le geniali idee vengano partorite sul trono di ceramica? Anche questo probabilmente ha un suo perché, come quando ti chiedono: ”Cos'è successo?” Eh! Vai a spiegarlo tu, magari nei particolari...che poi nasce il dilemma: che cosa intenderà con 'cos'è successo'? Parlerà del cesso? Vuol sapere del pensiero pensato o che altro? Vuol conoscere la grammatura della cacca oppure la dinamicità di una nuova idea? Comunque. successo quel che è successo, niente arsenico e niente pietànze. E se l'assassinassi coi sassi? Sarebbe del materiale facilmente reperibile, sicuramente più del veleno...A legger bene la parola dovrei ucciderla con una combinazione di sassi e assi. As-sassi-n-assi.
Una combinazione (o fatalità, quel che si vuol credere) di elementi: sassi e assi. Ma come si fa ad assassinare una donna con sassi e assi? La prendo a sassate e poi la finisco con le assi? Mmhh...non mi convince. Forse con la tecnica del baseball, mentre lei è lì che mangia la pietànza qualcuno mi lancia un sasso e io con un asse in mano, blam! Becco il sasso e toc! La centro in fronte.
[ piccola nota: la pietànza scritta in questo modo, è una vivanda poco apprezzata, un cibo che fa pietà dal punto di vista del sapore]
Dicevo, per utilizzare la tecnica del baseball, ci vorrebbe un complice che tira il sasso, ma non era previsto un complice, e a dir la verità nemmeno un epilogo così violento. Cosa le rispondo alla domanda: “Chi è questo tizio che sta lì in piedi mentre mangiamo caro? E poi che ci fai con quell'asse in mano? “
E' la mia asse nella manica tesoro e quello è colui che tira i sassi...(la storia fa già acqua da tutte le parti, non valeva la pena nemmeno che la pen-sassi, ma evidentemente i sassi erano un destino inevitabile)
“ I Sassi? In una sala da pranzo?”
Sì ma non ti preoccupare tesoro, è un sasso piccolo, un sassettino, anzi un sassino...
”Un as-sassino!!”, direbbe qualcuno. Ecco dove nascono i malintesi, le malelingue e le voci di popolo.
Ma poi chi me lo assicura di riuscire a centrare al primo colpo mia moglie in testa? Non ho mai giocato a baseball, dovrei fare un sacco di allenamento e a questo punto dovrei assumere un professionista, un vero giocatore di baseball, ma ho appena licenziato i cuochi, che senso ha licenziare i cuochi per assumere un giocatore di baseball? Che motivo c'è? Non c'è nessuno motivo e probabilmente la faccenda è priva di colonna sonora il che rende ancora più squallida la cosa.
Se volessi fare un lavoro ben fatto dovrei assumere due giocatori di baseball, non solo un battitore ma anche un lanciatore e ancora non avrei la sicurezza di una buona riuscita. Non è che posso invitare i due lì così (e già è complicata la situazione in sé), e pretendere che a freddo pim, pam, mi facciano centro al primo tentativo, dovrei farli scaldare e con lo scaldare si aprirebbero spazi per ulteriori equivoci che ne so, coperte, the caldo, e il camino acceso a fine luglio come si fa a spiegare? Già ci saranno problemi a giustificare due estranei in sala da pranzo con sassi e assi, se poi accendo anche il camino in estate...no, no, mia moglie si insospettirebbe troppo, ci vuole un cambio di strategia netto. Netto come la differenza fra il lordo e la tara ovvero: la mia tara mentale (il pensiero continuo che tutto abbia successo, magari anche fuori dal bagno), e il lordo, ovvero lo sporco. Immagina un po' che sporcizia, pim pam, sasso-asse pim pam, sangue dappertutto...che poi dovrei assumere pure una donna delle pulizie, non vorrai mica far pulire la sala a due professionisti del baseball? E a far due conti, dov'è il risparmio? Licenzio due cuochi e assumo altre tre persone? No, no.. ci vuole appunto un cambio di strategia, netto, nel senso del pulito. Un cambio di marcia, dalla prima alla seconda, poi la frizione, dalla seconda alla terza... infatti la prima e la seconda (le mie prime due mogli) sono già sotto terra in giardino (ecco perché si parla di cambio di marcia o e non di avariata o putrefatta) ma il cambio con la terza (quella attuale) pare problematico. Questione di frizione...frizione dei rapporti e questione di deperibilità a questo punto. Che mia moglie abbia qualche tipo di conservante speciale che non la fa deperire? Non è che la ammazzo e poi me la ritrovo tutta bella intera che mi tira fuori un braccio in mezzo ai girasoli? Come lo spiego ai passanti? Dico che è un nuovo tipo di spaventapasseri?
No, no, inizia a essere tutto troppo complicato...
Vabbè per oggi basta così, niente assassinio, niente sassi, assi, baseball o quant'altro. Mi tocca tenermi la moglie.
E poi...tutto questo tempo perso a pensare e pensare inutilmente.
“ Come mai tutto questo tempo in bagno tesoro? Cos'è successo?” , mi chiederà.
Successo? Sul cesso? Eh...cos'è successo...cosa vuoi che sia successo...niente è successo...son sul cesso...

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