Scritto da © Antonino R. Giuffrè - Lun, 22/09/2014 - 08:03
S’è fottuta la notte. Ubriaca di pensieri
e sogni, la notte s’è fottuta per me
in un rovinoso bacio di morte. Silenzio:
oltre la lontananza d’un corpo lattescente
di lymantria, fischio perché tu sorpresa
t’accorga di me e nella pozza nera
del mio sangue, mi sorrida. È l’apparente
rischio che corro per te, che corro per
amarti, se dalla ferita del petto non sgorga
che dolore. È la luna che precipita sul
mare smorto, se provo a cantarti. Presto
mi sveglierà la luce ferina del sole. Tu
soltanto mi baci nelle ore fottute del sogno.
e sogni, la notte s’è fottuta per me
in un rovinoso bacio di morte. Silenzio:
oltre la lontananza d’un corpo lattescente
di lymantria, fischio perché tu sorpresa
t’accorga di me e nella pozza nera
del mio sangue, mi sorrida. È l’apparente
rischio che corro per te, che corro per
amarti, se dalla ferita del petto non sgorga
che dolore. È la luna che precipita sul
mare smorto, se provo a cantarti. Presto
mi sveglierà la luce ferina del sole. Tu
soltanto mi baci nelle ore fottute del sogno.
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