Scritto da © Ezio Falcomer - Sab, 25/10/2014 - 12:07
Grondo di luce autunnale.
Prego e piango in un ghigno.
Male e Bene, un Saturnale.
I miei Morti giungono all'ora del the;
cazzeggiano nel più profondo
della mia osteria, del mio bordello.
Tempo giocondo, il mio vero Natale;
quando, perdutamente cretino,
mi scanso per un istante,
per sempre, mi oblio di me.
Prego e piango in un ghigno.
Male e Bene, un Saturnale.
I miei Morti giungono all'ora del the;
cazzeggiano nel più profondo
della mia osteria, del mio bordello.
Tempo giocondo, il mio vero Natale;
quando, perdutamente cretino,
mi scanso per un istante,
per sempre, mi oblio di me.
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