Scritto da © Ezio Falcomer - Mar, 27/12/2016 - 08:25
Per un tabagista alcolista che si astiene dal consumare, si tratta di entrare in contatto, e restarci, con una tensione di fondo all'interno del proprio essere. Uno spasimo senza nome, ma pervadente. Un buco d'angoscia che dalle viscere urla, solitamente con volto mostruoso. La scommessa è fare amicizia con questa "mostruosità". Perché questa "mostruosità" è una forma dell'angoscia cosmica comune a tutti noi, che tutti noi condividiamo "drogati" e non. Un'angoscia difficilmente sopportabile a lungo, da parte di dipendenti e non. La Grande Liberazione passa dall'acquisire ore su ore di esperienza pratica e silenziosa col nudo Spasimo senza nome, con la pulsione cruda di questa angoscia, quella che con linguaggio buddhista è la Dukkha, la Sofferenza allo stato puro. La Grande Liberazione è l'esistere in silenzio, il condividersi, il guardarsi in faccia, quasi con solidarietà e amore, tra noi stessi e lo Spasimo, o Dukkha. Stare con Dukkha, attimo dopo attimo, permette di aprire spiragli inauditi, spaccature nella parete di oscurità del tunnel, da cui entreranno, attimo dopo attimo, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana ecc, - entreranno spiragli di luce, di volta in volta sempre meno remoti, sempre più consistenti. Un grumo potente di amore-saggezza-comprensione-compassione che cresce lentissimamente ma prepotentemente. Tutto questo è l'accumulare migliaia di ore di intima solidarietà silenziosa con lo Spasimo, con Dukkha.
»
- Blog di Ezio Falcomer
- 639 letture