Scritto da © Ezio Falcomer - Mar, 03/04/2018 - 21:07
Angelo della trasandatezza,
visita, ti prego, queste mie stanze
color tomba e bitume.
Perlustra le mattinate amare.
Guarda gli avanzi di cene ordinarie.
Guarda il lavello d'acciaio freddo.
Lancia una brezza di primavera
sulle cancrene del tempo
che invadono gli angoli
intasati di fili e polvere.
Non faccio che rovistare
la cassa cranica in cerca di scampoli
di vivibilità.
E' la mia ultima fierezza:
resistere alla voglia di morire.
Mescere un liquore dolce
dove più fetido è il fuoco gelido
del mio viale del tramonto.
visita, ti prego, queste mie stanze
color tomba e bitume.
Perlustra le mattinate amare.
Guarda gli avanzi di cene ordinarie.
Guarda il lavello d'acciaio freddo.
Lancia una brezza di primavera
sulle cancrene del tempo
che invadono gli angoli
intasati di fili e polvere.
Non faccio che rovistare
la cassa cranica in cerca di scampoli
di vivibilità.
E' la mia ultima fierezza:
resistere alla voglia di morire.
Mescere un liquore dolce
dove più fetido è il fuoco gelido
del mio viale del tramonto.
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