Scritto da © sapone g. - Mar, 10/04/2018 - 14:30
corre il tempo
più del mio passo
e mi lascia indietro
a guardargli le spalle
diventare secondo
più del mio passo
e mi lascia indietro
a guardargli le spalle
diventare secondo
una gara bastarda
tra acquiloni dal filo di lana
e quelle lancette
così diverse tra loro
-ma-che non zoppicano mai
tra acquiloni dal filo di lana
e quelle lancette
così diverse tra loro
-ma-che non zoppicano mai
eppure, talvolta si ferma
in un gesto una parola un cassetto,
nel nome del padre
davanti ad un bignè con la panna,
nel fiore appassito
tra i fogli ingialliti d'jimenez,
in un gesto una parola un cassetto,
nel nome del padre
davanti ad un bignè con la panna,
nel fiore appassito
tra i fogli ingialliti d'jimenez,
e mi guarda
la mano toccargli la sua
la mano toccargli la sua
come d'autunno la pioggia
nel fango di angeli veri,
una madre la testa
così bella anche senza capelli
nel fango di angeli veri,
una madre la testa
così bella anche senza capelli
come stasera,
nel profumo d'anais anais
nel profumo d'anais anais
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