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non presto

padre dai calli santi,
dal corpo scheletrito dalla mancanza di chemio,
dalla coscienza ampia che per il tuo carattere remissivo
hai lasciata chiusa in cantina,
dal nervosismo mutatosi in accettazione,
dai glitei stretti e le vene gonfie e le gambe ben muscolose,
dallo sguardo fugace alla messa in televisione,
dal rosario nella croce di Gesù sulla parete della camera da letto,
dalle mie lacrime e le lacrime di mia madre e quelle di mio fratello
e quelle di mia sorella e le tue lacrime per augurare tanta salute alla zia,
  dalla frase haiu in pedi intra fossa e feddinandu sinni futti,
dal dolore di 8 anni che è diventato incubo,
dalla vena ostruita nel braccio che si trasforma in trombosi
per interrompere la chemio,
dai Teo e Milo che abbaiano alle 9 della mattina
rompendo un silenzio ambissale,
dalla penombra della persiana che quando ti riposi
vedo tutt'unombra nera venire giù dal cielo,
un'ombra nera di sangue e sudore
che mi spaventa come quando passa un'ambulanza,
che quando passa un'ambulanza vedo i miei ricoveri
nella mitigata tristezza delle cose,
padre che mi hai messo al mondo e sicuramente te ne sei pentito
e madre che è padre in te
e padre che sei figlio in me
 e padre che sei padre,
padre giudizioso, padre guida,
padre celeste e padre terreno,
padre tuttodunpezzo e padre fragile,
padre cattivo e padre buono,
ma soprattutto padre buono, quasi sempre buono,
PADRE CHE NON TI VORREI MAI VEDERE MORIRE,
padre che t'ho dato solamente dispiaceri,
padre io forse ti vedrò morire,
ma non presto,
ti prego, 
non presto.

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