Scritto da © ferdinandocelinio - Mer, 15/08/2018 - 11:41
attraverso l'università
dove un giovane barbone che conosco
siede con un litro di vino a fianco
e l'anima vuota d'amore e di vita;
è mezz'agosto
eppure mai ha fatto così freddo
come nei più gelidi inverni di Tallin.
siedo accanto a lui
e non diciamo niente,
ma i suoi occhi sillabano
parole come neve e terremoto,
lucidità, scafatezza.
poi mi alzo e gli do un bacio sulla guancia,
ma lui non mi prende per frocio,
conosce i miei modi infantili per dimostrare la gentilezza.
vado nel bar di fronte
e un tuttodunpezzo senior
sentenzia a buci fotti
con un minuto grigiastro omuncolo
sul mercato della Juve:
<<...E SI RONADDO SI STRUPPIA
TUTTI DDI SODDI SI FANNU FUTTIRI>>.
quel Rambo che è il mio cervello
vuole guerriglia, ammutinamento, eremitaggio,
su per i Peloritani
o nel cratere dell'Etna,
dovrei scriverne una poesia:
<<l'uomo che si uccise dentro
la nube grigiastra del gigante siciliano>>.
ho le canne rizzate, disastro imminente,
-16.
»
- Blog di ferdinandocelinio
- 570 letture