Scritto da © Anonimo - Dom, 11/07/2010 - 12:29
I fulmini c’erano tutti: li ho contati.
anche i tuoni.
due più lontano congiunti
a farne uno vicino.
un rumore di tenebra da quest’oggi in disuso.
una sola lavagna la nuvola così vasta
che su due piedi
avrei detto: andiamo, fuggiamo!
fuga d’asfalto tradotta come cielo visibile.
e più in là si vestono i passati col sole.
Verrà la pioggia:
non c’è tempo a contarne le gocce;
non c’è tempo per dovuti ristagni.
porto le mani al mare:
ne prendo a secchiate.
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