Scritto da © ferdinandocelinio - Mer, 26/12/2018 - 00:01
Oggi la vita
non ritorna
ritorna il miraggio della vita
la musica che va in diminuendo.
Impara
dalle mie disaffezioni
ginocchioni al di sopra del taglio
col capotto poggiato sull’attaccapanni
che sillaba la parola zeta.
*
Dal luogo inviolato
l’io scivola ginocchioni
nel disastro
con al di sopra
la massa dei secoli
futuri possibili
e tra i frammenti d’indagine
la lettera zeta
ch’è ultima
completamento
*
Critiche di una prostituta, rosari
e la penombra della zeta
si chiude in una faccia.
Questa mattina ho regalato al silenzio
dieci millimetri di spazio
il mio catino di sconcezza.
Sillaberò il nome, lo sguardo…
soltanto per farmi notare.
*
La geometria è un’intuizione
nello spazio d’un abecedario.
Cerco di disfarmi delle ragnatele del centro
disegnando triangoli
con la matematica del fallimento.
Sono perduto nella zeta.
Cosciente, adulto.
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