Scritto da © Rinaldo Ambrosia - Lun, 28/01/2019 - 00:22
È il varo della tua storia
che mi confonde
su passi inquieti.
È l'abbandono del corpo
la sottrazione della carne
la concupiscenza
della corsia ospedaliera
nel gettito delle ore.
È l'inquieto sfogliare
dei tuoi passi
sui bianchi anni
calamaio dei tuoi giorni.
Parte la giostra del tempo
a rimirare ginestre lontane.
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