Scritto da © Eleonora Callegari - Mer, 19/06/2019 - 20:58
Tempo è di te
che catturi il vento
e in preda alla marea
ti ergi nel possente petto
scagliando i candidi ricci
sulla rena
in tonfi roboanti
di risa
nate dagli abissi.
Il ritmo cadenzato
trapunta il mio ozio
sotto la gonnella tremula
d'un ombrello sgargiante
e guardo laggiù
dove tocchi il cielo
sulla retta vitrea
tracciata dal triangolo
d'una vela
geometria stridente
opposta alle tue rotondità.
Tanto vasto e imperituro sei
quanto fragile e precaria la vita.
Ricordati di me
quando sarò polvere stellare.
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