I sfeniscidi | eredi segreti di Mario Merola | Marco valdo | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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I sfeniscidi

I pinguini non lo sanno che camminano come i scemi, non lo sanno che non ci hanno i gambi per farlo, da quando hanno barattato le remiganti per il gelo del mare, per un pesce di nome Alice; li guardi e ti fanno simpatia e loro si sentono sotto l'occhio di bue marino, sempre per via del freddo, i pinguini.
Che poi se gli dai come sottotitolo imperatore o reale, quelli si montano la testa, credono di essere leganti col frac nel pack, non lo sanno che sembrano i camerieri dei cartoni animati, i pinguini.
Perché poi intorno camminano tutti male, i trichechi, che per via dell'epa non ci giungono che con i diti a toccare il gelo e vanno strisciando a rilento; gli orsi che hanno si i gambi, ma sono troppo alti e allora caracollano come gli allampanati; anche gli uomi, che pure camminano da diverso tempo sono impacciati dai vestiti di Michelin, in somma, qualcuno ce lo deve dire ai pinguini che camminano come i scemi, che non se ne accorgono per via del proverbio zoppo, in fatti quando tuffano di pancia e per prendere in giro i trichechi.
Ma il buffo è che credono di non saper nuotare, per via che i pesci lo fanno meglio e i gridi dei delfini gli sembrano risate, per questo non gli sono ancora cresciuti i branchi sotto le scelle, loro solo nel pack si sentono 'portanti, i pinguini. Solo i pinguini del zoo sanno che camminano come i scemi, ma non ce lo possono dire agli altri, perché ci hanno dato l'ergastolo, loro credono per come camminano, i pinguini.

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