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Analisi del testo poetico 2

 

party-istock

 

 

Mi appoggi al muro
bocca che bacio lenta
aliti umida 

L’alcova, lo sgabello,
sul raggio di chiarore

Stanza gelida
un rumore di lingua,
in piedi dunque

Intrecciando di rami
la gonna ricompongo.

Autore » © LesFolies

 

Bellissimo nel contenuto e perfetto nella forma; quasi mi invoglia a continuare la catena, ma la particolare intimità del tema ha fermato la mia mano, per ora.

 

 

 

Previsioni dal tempo

 

Splendente restava il gaudio del sole
nel tepore del giorno di luce acceso
ti respiravo lento pensandoti rapita di me
se disteso sul divano assorto bevevo the
celavo tra le ciglia il tuo bel viso..
Accortosi il silenzio, si stranì di colpo
e rise beffardo del sogno animato che
sparì d'incanto, lasciò desto il campo
al suono d'una Sirena del mar, tacque,
trafugò l'ardire, e repentino e fresco
si facea sentire, tramontando con i frastuoni
sii lontano e accanto all'azzurro manto,
come un angelo proseguì il suo canto
le mura attorno si scollavano del grigio
ed il vento carezzava le piumate livree
dal mar la sirena s'invaghi del sogno
trafugato dai miei occhi si bramati di te

Autore » © matris

 

Il contenuto è bellissimo, suadente, onirico. La forma , a parer mio, un po' prosastica; versi troppo lunghi, anche di 14 e 15 sillabe, che appesantiscono l'afflato poetico.
Mi permetto un suggerimento, che è, ovvio, solo un esempio:
Splendente resta il gaudio del sole (10)
nel tepore del giorno di luce (10)
ti respiro lento pensandoti (10)
rapita di me, se disteso assorto (11)
sul divano bevo tè e celo (10)
tra le ciglia il tuo bel viso...(10)
Accortosi il silenzio, si stranisce (11)
di colpo e ride beffardo del sogno (11)
animato che sparì d'incanto (11)
lascia desto il campo al suono di mar (10)
d'una Sirena, tace, trafuga (10)
l'ardire, e repentino e fresco (11)
si fa sentire, con i frastuoni (10)
tramonta e accanto all'azzurro manto (11)
come un angelo prosegue il canto (10)
le mura il grigio scollano d'attorno (11)
e il vento piumate le livree(10)

 

 Precisazioni 

 

Cosa non si fa per una briciola d'amore
da parte di lei che è tutto per te:
anche un solo boccone caduto per caso
interrompe le urla dello strazio profondo.

Riaffiorano memorie di tutta una vita
durata due anni, due secoli e più,
allineano gioia col vuoto di adesso
venendo dal tempo del tuo paradiso

e lo stomaco implode ancora una volta
e dagli occhi oscurati dalla disperazione
sbarrati dal pianto e dallo sconforto
invano prorompono le tue grida di aiuto.

Autore » © loripanni

 

Lirica sofferta e intensa, vergata con la lentezza esasperante e tenace del Montale di Ossi di seppia. Tre strofe in una poesia ritmicamente complessa: inizia e finisce con un verso composito di due settenari; all'interno si snodano 5 versi doppi (settenario+senario) mentre più leggeri sono gli incipit della seconda e terza strofa (senario+senario). Il secondo verso della seconda e il terzo della terza strofa sono due endecasillabi; spicca infine come un croco in mezzo al prato, per dirla con Montale, un unico novenario (secondo verso, prima strofa) centro convulso e violento dell'attenzione del poeta: "da parte di lei che è tutto per te". 

 

 

Cosa Non Si Fa Una Briciola D'Amore

 

Cosa non si fa per una briciola d'amore
da parte di lei che è tutto per te:
anche un solo boccone caduto per caso
interrompe le urla dello strazio profondo.

Riaffiorano memorie di tutta una vita
durata due anni, due secoli e più,
allineano gioia col vuoto di adesso
venendo dal tempo del tuo paradiso

e lo stomaco implode ancora una volta
e dagli occhi oscurati dalla disperazione
sbarrati dal pianto e dallo sconforto
invano prorompono le tue grida di aiuto.

Autore » © loripanni

 

Lirica sofferta e intensa, vergata con la lentezza esasperante e tenace del Montale di Ossi di seppia. Tre strofe in una poesia ritmicamente complessa: inizia e finisce con un verso composito di due settenari; all'interno si snodano 5 versi doppi (settenario+senario) mentre più leggeri sono gli incipit della seconda e terza strofa (senario+senario). Il secondo verso della seconda e il terzo della terza strofa sono due endecasillabi; spicca infine come un croco in mezzo al prato, per dirla con Montale, un unico novenario (secondo verso, prima strofa) centro convulso e violento dell'attenzione del poeta: "da parte di lei che è tutto per te". 

 

Modestamente

 
 
dove un longilineo misterioso
bronzetto funerario
è detto l'ombra della sera
e la luce incerta prima di quell'ora
è detta cumbrillume
dove cipressi alti e stretti
ornano colli e viottoli
dell'usato color tono di giallo è detto
terra di Siena
senti atmosfere da pio bove
e sogni donzellett(a)e venir dalla campagna
dove il principe dei principi scrisse
chi vuol esser lieto sia
del diman non v'è certezza
io vivo e sebbene volga
il mio tempo al tramonto
m'è dolce naufragar in questo mare.

 

Autore » © bruno6amore

 

 

Assai intrigante questo mescolare passati illustri e un presente solo apparentemente più banale. Il ritmo però è un po' incerto come la metrica, forse perché condizionato da siffatte poderose citazioni. C'è però ugualmente, nascosto a mala pena; mi permetto di suggerire perciò alcune lievi correzioni che donerebbero una cadenza classica di endecasillabi e decasillabi alla lirica, che in effetti comincia appunto con 1 verso di 11 sillabe.
Dove un longilineo misterioso (11)
bronzetto funerario è detto (10)
l'ombra della sera e la luce incerta,(11)
prima di quell'ora, è chiamata(10)
cullimbrume, dove cipressi alti (11)
e stretti ornano colli e viottoli (10)
dell'usato color tono di giallo (11)
detto terra di Siena, atmosfere (11)
senti da pio bove e donzellett(a)e(10)
sogni venir dalla campagna, dove(11)
il principe dei principi scrisse(10)

chi vuol esser lieto sia, del diman(10)
non v'è certezza, qui io vivo e,(10)
sebbene volga al tramonto il tempo(10)
m'è dolce naufragar in questo mare.(11)

 

Dove...barche di carta.

 

Ferme stampate in cielo
come sbuffi di nubi scintillanti
riflesse nell'acque scure sottostanti
stanno fantasmi piumati sull'attenti
che improvvisa rompendosi una canna
o per lo scroscio del tuffo d'una carpa
li fa schizzare in volo tutti quanti
e gurge_re in tondo come una parata
per riposarsi presto alla garzaia
tra versi rochi e sbattere di becchi
in consueti reciproci salamelecchi
e quando poi vien giù la sera
di quelle lunghe della primavera
contro la luna chiara che s'impone
vestite d'ombra nel mutolir dei suoni, restano
a far la guardia al sonno dei casoni.

 

Autore » © bruno6amore

 

in un gioco fantasmagorico di movimenti e piccoli rumori. Dal punto di vista metrico, alcune lievi varianti permetterebbero di ottenere una serie perfetta di endecasillabi e decasillabi.
Ferme stampate in cielo, riflesse-10
come sbuffi di nubi scintillanti-11
nell'acque scure sottostanti stanno-11
fantasmi piumati sull'attenti-10
che improvvisa rompendosi una canna-11
o lo scroscio del tuffo di una carpa-11
li fa schizzare in volo tutti quanti,-11
gurge-re (?) in tondo come una parata-11
per riposarsi presto alla garzaia-11
tra versi rochi e sbattere di becchi,-11
reciproci usuali salamelecchi,-11
e quando dopo viene giù la sera-11
di quelle lunghe della primavera-11
contro la luna chiara che s'impone-11
vestite d'ombra nel tacer dei suoni-11
fanno la guardia al sonno dei casoni.-11

 

 

 

 

 

 

-Associazione Salotto Culturale Rosso Venexiano
-Direttore di Frammenti Manuela Verbasi
-Analisi dei testi a cura di Maila Meini*
-Autori di Rosso Venexiano*
-Segreteria Immacolata Cassalia
-Editing Manuela Verbasi

 

*è vietato l'utilizzo senza autorizzazione

 

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