Scritto da © Maurice Ravel - Dom, 14/08/2011 - 14:42
È da lei abbandonare il suo posto accanto al mio letto, alzarsi e andarsene. Guardarmi per capire se io sia sveglio o meno e andarsi a preparare. E la sento. La sento infilarsi sotto la doccia. Lentamente, come soltanto lei sa fare. E la immagino accarezzarsi dolcemente i capelli. Abbassare il capo e sospirare sotto il getto caldo dell’acqua. La sento uscire dalla doccia e immagino che sia di fronte allo specchio, alla ricerca di qualche ruga sul suo viso. Lei guarda i propri occhi. Adesso indossa velocemente il tailleur color blu notte. Lo stesso tailleur della scorsa notte. Ora raccoglie i suoi biondi capelli in uno chignon, che la rende ancora più donna. La donna che vorrei stringere a me ogni notte. La donna che scappa dal nostro letto. Immagino che adesso stia dipingendo i suoi occhi di blu. Indossare quei tacchi vertiginosi sui quali ondeggia. Prima di andar via mi porge uno sguardo ed è come se avesse un ripensamento. Ma se ne va. D’altronde è lei la donna della quale mi sono innamorato. Colei che non deciderà mai cosa fare della mia vita.
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