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Adagio nel fondo

Pensando ai sogni, quei ridicoli spessori del ricordo che scendono inattesi ...
..perché ridicoli, chiederai. Come chiedere a un cesto di frutta come fa ad accogliere le primizie, così nuove, così leggere, accese nella notte. Invece sta lì, nella sua concavità rivolta al cielo. Nemmeno sa, e non chiede. Ridicolo, no? La sapienza che ho di voi, tremuli ricordi nel vento, mi inocula speranza, rinnova sensibili pensieri. La mano affonda nella vasca, toccare la goccia, la sua natura, ma non riuscire a fermarla. Ecco. Così si avvertono le mosse della mente quando agguantano il buio ...se chiedi a quel secchio di dividere le parti, non vedi che un azzurro tutto uguale, nessuna differenza, solo l'indice delle dita a direzionare lo sguardo. Sogno bello. Cosa è bello, mi chiederai... Non puoi fermare il tempo nella sua discreta linea all'orizzonte, le bellezze e il mare a contenerle. Il bello non ha tempo, né posto, una stanza dove posarsi. Non chiede di essere contemplato, né specchiato. Vuole qualità eteree da aggiungere, solo aggettivi. Nessun verbo. Non puoi dire che il bello è, e destinarlo a qualcos'altro. Si sciupa l'estensione, come una composizione a cui assegni confine. Vi siedono solo linee silenziose, nessun'ampia fluidità di concupiscenza nella parola tu possa porre a seguito. La mano presa, la stretta mano. Incavigliare intese nel pronunciare la bellezza. La moda si fa, nessuna la compete. Guarda i suoi piedi che aprono le danze, li vedi ballare, ti sfiora l'idea ...

Si sospende il tempo, e lì lo senti scivolare su un piano inclinato, da est a ovest, da nord a sud, non esistono poli. Solo ricorsi e rincorse sfiorate dalla mente. Ed ecco il bello della creazione di un sentimento. Rimbalza il bello... la neve nel mare, non esistono stagioni, né linearità di sensazioni, né crescendi, ma solo correnti.

Corre sul viso una folle ironia, una dispersione nella foglia a combattere il suolo. Applausi di interno, esplosione di intensità sottese, fili sussurrati all'orecchio. Si diventa, nella natura. Si tratteggiano curve sulle spalle, e salite di incensi. Estasi di spirito e anima con cui tocchi le ombre. L'ombra rivela, l'ombra perdona nel suo istinto all'umiltà. Bella ombrosa. Definizione a partire dalle ciglia, le palpebre seguono le attese, i veli che si smorzano nel buio. Dentro di me si scopre una sposa, dal vestito bianco, tutta radiosa. Una sua immagine mi porta al sole e ai suoi raggi. Non so chi sia, vedo solo la sua luce...
 
 
Mary (30/07/2011)
 

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