Scritto da © alvanicchio_Gir... - Dom, 16/02/2014 - 23:22
Non c'ho capito niente! Lettere d'amore o amore per la vita? Devo svezzar parole! non posso tacere! devo scrivere anch'io i miei sentimenti e non posso celare a me stesso l'ansia che m'assale, allorché, sospinto dal mio amore mi risolvo a lasciar traccia di quella che fu la mia storia sentimentale: "Galeotto fu il sito e chi lo creò!".
Mezzanotte! senza umana pietà il tempo scorre e la scadenza s'avvicina, devo fare in fretta se voglio lasciar traccia di quell'amore che il tempo non ha scalfito: "oh cara Dulcinea, passione della mia vita".
E' una passione dominante la volontà di lasciar traccia delle fuggevoli occhiate, delle dolci allusioni, degli episodi erotici, da cui appresi la leggerezza festosa dei nostri sogni arditi.
Dopo aver penetrato l'intimo calore del tuo corpo, mia cara Dulcinea, rievoco senza sosta l'istante in cui m'avvicinai al tuo cospetto. Mi sentii come un archeologo di fronte alla scoperta di una inesplorata tomba egizia, davanti a me si trovavano oggetti d'oro, sculture, papiri, affreschi, suppellettili, tutta una vita racchiusa in una stanza, che girava tutt'intorno alla mia vista.
Non so per quale motivo, ma sapevo di trovarmi sulla pista giusta, m'avvicinai con malcelata supponenza perché desideravo fronteggiare il peso di un eventuale rifiuto, anche se c'era una innata, latente e palesata timidezza.
Non so come fu, ma la discussione prese una piega dal carattere poetico, e mi ritrovai a combattere su un terreno a me propizio; ed oggi, su quella piega poetica, mi ritrovo a scrivere il mio amore su quell'ordine naturale delle cose, che non guardò al ricco o al povero per separare quello che la poesia stava per unire.
Al di là del mondo nel quale ci ritroviamo a vivere, dallo sfondo grigio di una città in movimento, esiste un altro mondo che rispetto al primo sta in un identico rapporto, dove le scene sono le stesse, ma la musica cambia, è più dolce, più orecchiabile. In questo mondo le pupille si dilatano ed arrivano nuove sensazioni ai nostri corpi, fremiti e brividi dolci scivolano veloci sulle nostre sensazioni, facendo provare piaceri a noi inesplorati.
Attraverso il sottile velo dell'amore si riescono a vedere altri veli ed altri veli ancora: e, cara Dulcinea, non voglio più allontanarmi da queste visioni, perché, se un uomo si allontana da queste visioni, svanisce tutto il mondo di quella realtà immaginifica che colora il nostro tempo, svanisce quella forza di incitamento, svanisce quell'attimo di estasi che al cuor comanda doni.
E questo è un dono! a questo sono arrivato, sono arrivato a donar parole per tracciare in modo indelebile quello stato d'animo, che ancora oggi porta con se quella lontana promessa:" Ti voglio bene! cara Dulcinea".
Mezzanotte! senza umana pietà il tempo scorre e la scadenza s'avvicina, devo fare in fretta se voglio lasciar traccia di quell'amore che il tempo non ha scalfito: "oh cara Dulcinea, passione della mia vita".
E' una passione dominante la volontà di lasciar traccia delle fuggevoli occhiate, delle dolci allusioni, degli episodi erotici, da cui appresi la leggerezza festosa dei nostri sogni arditi.
Dopo aver penetrato l'intimo calore del tuo corpo, mia cara Dulcinea, rievoco senza sosta l'istante in cui m'avvicinai al tuo cospetto. Mi sentii come un archeologo di fronte alla scoperta di una inesplorata tomba egizia, davanti a me si trovavano oggetti d'oro, sculture, papiri, affreschi, suppellettili, tutta una vita racchiusa in una stanza, che girava tutt'intorno alla mia vista.
Non so per quale motivo, ma sapevo di trovarmi sulla pista giusta, m'avvicinai con malcelata supponenza perché desideravo fronteggiare il peso di un eventuale rifiuto, anche se c'era una innata, latente e palesata timidezza.
Non so come fu, ma la discussione prese una piega dal carattere poetico, e mi ritrovai a combattere su un terreno a me propizio; ed oggi, su quella piega poetica, mi ritrovo a scrivere il mio amore su quell'ordine naturale delle cose, che non guardò al ricco o al povero per separare quello che la poesia stava per unire.
Al di là del mondo nel quale ci ritroviamo a vivere, dallo sfondo grigio di una città in movimento, esiste un altro mondo che rispetto al primo sta in un identico rapporto, dove le scene sono le stesse, ma la musica cambia, è più dolce, più orecchiabile. In questo mondo le pupille si dilatano ed arrivano nuove sensazioni ai nostri corpi, fremiti e brividi dolci scivolano veloci sulle nostre sensazioni, facendo provare piaceri a noi inesplorati.
Attraverso il sottile velo dell'amore si riescono a vedere altri veli ed altri veli ancora: e, cara Dulcinea, non voglio più allontanarmi da queste visioni, perché, se un uomo si allontana da queste visioni, svanisce tutto il mondo di quella realtà immaginifica che colora il nostro tempo, svanisce quella forza di incitamento, svanisce quell'attimo di estasi che al cuor comanda doni.
E questo è un dono! a questo sono arrivato, sono arrivato a donar parole per tracciare in modo indelebile quello stato d'animo, che ancora oggi porta con se quella lontana promessa:" Ti voglio bene! cara Dulcinea".
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