Scritto da © Amina Narimi - Dom, 07/05/2017 - 16:33
Sa me amala horo, horo kelena
Sa come aprirsi nell'inferno
il canto degli angeli che amiamo-
il canto degli angeli che amiamo-
risalendo lungo il pozzo un fiato caldo
per raggiungere la gola e dire ancora
per raggiungere la gola e dire ancora
same amala oro …ora kelena-
Le loro mani bianche danno frutti
leggendo sul labiale il nostro nome
leggendo sul labiale il nostro nome
Non possono che questo, in fondo al campo,
non altro che cantare l'ederlezi,
nel buio che va dal primo vento
al caldo dei colori in tutto il corpo.
non altro che cantare l'ederlezi,
nel buio che va dal primo vento
al caldo dei colori in tutto il corpo.
E' l’odore di un fieno che si espande
al grido amaro-dive, dive kerena,
alzando con i semi una canzone,
dal profondo della pancia, e lentamente,
come fosse un suo risvolto, con amore,
quando torna a trattenersi nel respiro.
dal profondo della pancia, e lentamente,
come fosse un suo risvolto, con amore,
quando torna a trattenersi nel respiro.
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