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citrato city

 
A due passi dalla sana follìa, si erge Citrato City. E’ un posto piccolo quanto il mondo e grande quanto un paese di provincia.
 
 
CITRATO CITY: Antonio e Luigi
 
-Tu che fai?-
- Suono!-
- Che cosa?-
- La viola della tristezza-
- Fammi sentire qualcosa-
- Morirò!-
- Io suono le campane dell’allegria-
- Fai il sagrestano?-
- No!-
- Fammi sentire qualcosa-
- Vivrò!-
- Potremmo mettere su un gruppo-
- Come lo chiameremmo?-
- Futuro semplice!-
- Questo posto è uno stagno rassegnato-
- Qui ci starebbero bene le rane ad acchiappare mosche-
- Dov’è il fiume impetuoso della vita?-
- Qui di fiumi non ne passano-
- Dovremmo inoltrare domanda al creatore-
- Sì, ci alleghiamo pure una raccolta di firme-
- Raccomandata con avviso di ricevimento-
- Quanto ci metterà ad arrivare?-
- Cosa importa, tanto questo stagno è eterno-
- Le rivoluzioni si fanno nei periodi di quaresima-
- Così diceva pure Trilussa: a stomaco vuoto-
- Sono ancora in pochi a saltare i pasti-
- Non so se è un bene o un male-
- Andiamo al bar, mi si è seccata la gola-
- Sì ma … il Mercato, la Borsa, gli investitori esteri? Vedranno di buon grado questa nostra manovra alcolica?-
- Adesso andiamo poi vediamo le reazioni al TG2 ECONOMIA-
- Un campari con gin-
- Due!- 
 
 -Ah l’eterna ebbrezza! Altro che paradisi di Marx-
-Paradisi artificiali!-
- Basta che non si lavora, io non ho mai creduto alla catarsi nel lavoro-
- Lo sai che cosa ha detto Dio ad Adamo ed Eva cacciandoli dal paradiso?-
- Che ha detto?-
- E adesso dovrete lavorare e sudare: seminare il grano, sfoltire le barbabietole e pregare che non grandini-
- E che c’entro io?-
- Siamo tutti figli di Adamo ed Eva-
- Noo, questi sono processi sommari, voglio il mio avvocato!-
- Ma quanti telefilms americani hai visto?-
- Solo il tenente Colombo-
- Dài, finisci che andiamo-
- Lo sai che cosa diceva Antonino il Pio?-
- No-
- Affrettati ma lentamente-
- Sì ma prova a spiegarlo alla mia inquietudine-
- Cos’è che ti inquieta?-
- L’amore, il dubbio ontologico e la morte-
- Le hai scelte belle pesanti le croci-
- Adeguate alle mie spalle-
- E chi sei,uno scaricatore di porto?-
- No, sono solo il capitano di una nave in tempesta-
- E allora andiamo, capitano-
- Andiamo dove?-
- Andiamo a vedere se ci hanno preparato i bastoncini findus per pranzo-
 
-Troppi ragionieri!-
- Ci sono più ragionieri che uomini-
- Sanno far di conto e pararsi il culo-
- Loro sì che hanno capito tutto-
- Per quello che mi riguarda la matematica non sarà mai il mio mestiere-
- E cosa vorresti fare?-
- Il fantasista-
- A me piace il gioco a zona, quello brasiliano-
- Non me ne frega niente del calcio-
- E che fantasista vorresti essere?-
- Un fantasista senza pallone, vabbè!-
 
- La salita sarà dura ma la discesa ….-
- Non vorrei mai conoscere il mio declino-
- Se la mia musa dovesse diventar frigida, voglio allontanarmi come gli elefanti attempati che se ne vanno a morire-
- Se dovessi mai scendere dall’Olimpo, mi ubriacherei tutte le sere-
- Adesso pensi di essere lucido?-
- No ma è diverso-
- In che senso?-
- Adesso lo faccio per non sentire la fatica della salita-
- Insomma, comunque ebbrezza, salita o discesa?-
- Veramente … anche in pianura-
- Ma tu, dell’Olimpo , saresti Bacco?-
- Non lo so, so solo che tu saresti il più rompiscatole degli dei-
 
- Il problema è l’equilibrio. Io lo so perché ho sempre fatto il funambolo-
- Anche io lo so perché sono sempre ubriaco-
- Per te è facile, basta che smetti di bere-
- Anche per te è facile, basta che scendi dalla fune-
- Sì ma, a me, mi piace-
- Pensi che io sia masochista?-
- Allora il problema non sussiste-
- Eggià!-
- Sì ma in qualche modo dobbiamo pur riempire il silenzio-
- Basta che non lo riempiamo di problemi-
- E di che cosa dovremmo riempirlo?-
- Eccheneso!-
 
- Qui, i fiori non li sanno coltivare-
- Ce ne dobbiamo andare in Liguria o in Olanda-
- La fuga dei fiori come la fuga dei cervelli-
- Il cervello? Buon’anima! Noi possiamo solo aderire al regno vegetale-
- Lo dicevo per associazione di idee, me ne guarderei dal voler essere un cervello-
- Il pensiero è dolore, eppoi “Beati i poveri di spirito!”-
- Io vorrei essere nel giardino di un floricoltore in pensione che mi dedichi tutta la sua attenzione nel tentativo di eludere la noia-
- Beh, meglio una floricoltrice giovane, sui trenta-
- L’importante è che ci diano tutte le cure del caso, io, come fiore, mi sono sentito trascurato-
- E’ perché abbiamo scelto di sbocciare ai margini-
- Dove avresti voluto sbocciare, sul catrame?-
- No, nel giardino della tipa sui trenta!-
- E adesso che vuoi da me?-
- Dài, tira fuori la bacchetta magica!-
- Sì, la lampada di Aladino!-
 
 
- Dice che di un artista si apprezza l’idea-
- E’ vero, l’artista è un lanciatore di sassi nello stagno-
- A me stanno simpatici, qualunque sasso essi lancino-
- Sempre meglio della sospensione tra il niente e il nulla!-
- Già, qualsiasi sasso per non morire!-
- Bene, dove andrai adesso?-
- A Machupicchu!-
- Io vado in Albania col contro esodo-
- Suerte, hermano!-
- Suerte!- 
 

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