Scritto da © Sara Cristofori - Dom, 01/05/2011 - 16:13
Questa lirica proviene dalla Valacchia, una vasta regione della Romania meridionale situata tra il Danubio e le Alpi della Transilvania. A cantarla (giacché si tratta, probabilmente, di una canzone a ballo) è uno tzigano, di cui non possiamo che ammirare la focosa puntigliosità con cui esalta, per i dodici mesi a venire, le ottime ragioni della sua passione amorosa, destinata a fine anno a sfociare in un saldo legame coniugale. (Guido Davico Bonino)
Propositi d'amore per l'anno nuovo
Di gennaio vi amerò per la vostra fronte,
bianca ed ampia come una chiostra di montagne.
Di febbraio vi amerò per le vostre ciglia,
leggere e morbide come il pelo del capriolo.
Di marzo vi amerò per le vostre labbra,
tenere e rosse come la scorza del sole alto nel cielo.
D'aprile vi amerò per il vostro seno,
che è rotondo e dolce come la mela selvatica.
Di maggio vi amerò per il vostro ventre,
che è morbido e sinuoso come un anfratto tra le colline.
Di giugno vi amerò per le vostre gambe,
che sono alte e flessuose come le colonne tortili del portico.
Di luglio vi amerò per i vostri piedi,
bianchi e timidi come le ninfee socchiuse sullo stagno.
Di agosto vi amerò per la vostra voce,
roca e fonda come l'acqua ribollente dei torrenti.
Di settembre vi amerò per il vostro sorriso,
misterioso e sfuggente come il ventaglio delle nostre madri.
D'ottobre vi amerò per i vostri genitori,
che mi hanno fatto il regalo di mettervi al mondo.
Di novembre vi amerò per la vostra promessa,
che mi sposerete al calare della terza luna.
Di dicembre vi amerò per la vostra fedeltà,
perché amerete me, soltanto me, sino alla fine dei giorni.
("Les tsiganes", Payot, Paris)
(Poesie d'amore per un anno - Ed. Einaudi)
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