Scritto da © ferdigiordano - Mer, 21/12/2011 - 11:03
Aspetto sabato per trattenerlo. Occorre
diventi consueta questa pietra dove
necessita il paravento, l'occlusione
all'occhio dell'uragano. Annuvola
sul dissesto. La città mi assenta da casa. Piove
il piombo che stampa il carattere sui volti
precipitati. Si intavola ai ripari
nella svolta del secolo: purchè venga
in fretta la cicatrice dell’ultimo foglio
saldato
ritaglio
che appare dal lavoro di ieri
- uno ieri approssimato per difetto alla sera
da un lunario di sconcerti.
Ha sempre quel lampo da conoscente
il tuono che accade di seguito:
perché tremo?
Le mani, di ieri, aperte di più
seccano, adesso.
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