Bellezza- Banco laboratorio | comunicazione | blinkeye62 | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

Commenti

Sfoglia le Pagine

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Nuovi Autori

  • Gloria Fiorani
  • Antonio Spagnuolo
  • Gianluca Ceccato
  • Mariagrazia
  • Domenico Puleo

Bellezza- Banco laboratorio

Ho pensato ad un possibile banco laboratorio
 
Spinto da un suggerimento, ho deciso di delineare attraverso un excursus essenziale la storia degli stereotipi del concetto di bellezza nel tempo. E come sono solito fare…lo farò con un linguaggio semplice, diretto, senza in sostanza addentrarmi in sofismi complicati e pesanti quanto un elefante. Prima di stilare una sorta di cronologia temporale sulla bellezza e le sue conseguenze, desidero in un certo qual modo avvertire il nostro lettore che il concetto del bello, inteso come cura del proprio corpo e ammirazione per il bell’aspetto altrui, ha radici profondissime nel tempo e liquidarlo quindi con una pagina soltanto mi appare un’operazione riduttiva…Vi prometto, comunque, che cercherò d’essere il più sintetico possibile.
 
 
ETA’ ANTICA – Diversi ritrovamenti in tombe hanno comprovato l’uso di monili per adornare il corpo dei defunti, il che testimonia l’esistenza di canoni estetici già in epoca antichissima…A riprova di ciò, alcuni documenti attendibili attestano scambi commerciali fra gli Egizi e l’Oriente di materiale cosmetico già nel 3.500 a.C.. Tali prodotti venivano utilizzati per abbellire il proprio corpo. La maggior parte dei cosmetici erano prodotti artigianalmente, ma si sa con una certa sicurezza che i commercianti che li vendevano erano Assiri, Babilonesi, Persiani e Cretesi….
 
ETA’ CLASSICA – Nella Grecia classica, il concetto di bello assume toni molto più intensi e delineati. Gli artisti in genere esaltavano i corpi statuari degli dei e degli eroi, descrivendone le fattezze perfette. Ninfe, dee e splendide fanciulle dai volti delicati e dalle movenze armoniose popolavano gli scritti classici appassionando il lettore con intricate vicende sentimentali. Si cominciava ad intravedere una concentualizzazione della bellezza in quanto espressione dello stereotipo epocale, infatti la testimonianza più evidente di ciò che sto esponendo si è avuta nell’opere scultorie. Le statue ritraevano atleti dal fisico perfetto, dove la muscolatura tratteggiava un corpo in una forma quasi esasperata, mentre per le rappresentazioni femminili si hanno donne incantevoli con corpi incantevoli. Si può attestare, quindi, che la bellezza di quest’epoca era basata quasi esclusivamente sull’armonia delle forme. Questa profonda concezione estetica del bello fu assimilata integralmente in seguito anche da i Romani, che, prima della conquista della Grecia, non avevano una grande tradizione in tal senso. Durante l’Impero, sulla scorta ellenica, si diffuse il culto del corpo umano attraverso lo sport, igiene e cosmesi. Fiorirono le arti pittoriche e scultoree, ove si ritraevano corpi in forme splendenti e perfette, proliferarono nuove mode su acconciature, abbigliamento e gioielli. Nelle opere letterarie la bellezza veniva esaltata, cantata, celebrata sempre in funzione all’estetica e alla prestanza fisica…
 
MEDIOEVO – Durante la diffusione del Cristianesimo, l’esaltazione del corpo e di qualsiasi forma di vanità estetica veniva condannata; questa inversione di marcia raggiunse il suo apice massimo nel Medioevo con le invasioni barbariche. I conquistatori, infatti, avevano in scarsissima considerazione qualsiasi canone estetico e igienico. Per ritrovare qualche flebile segnale di ripresa per il bello bisogna attendere il periodo feudale, quando dalle corti franco-provenzali giunsero nuovi modelli di bellezza femminile e i cantastorie ne narrarono la bellezza e le avventure. La prima annotazione che si può segnalare è che in quest’epoca scema, quasi per conseguenza naturale, la bellezza maschile, come se l’uomo non potesse che interpretare il ruolo di soldato e di governante…Sempre in questo periodo, per ribadire ulteriormente il concetto espresso nel periodo precedente, si espose fortemente il concetto di “donna angelo”, delicata, bionda, eterea. E l’arte letteraria si fregiò di capolavori notevolissimi.
 
RINASCIMENTO – Nel Rinascimento si assistette al trionfo della bellezza come cultura e come ideale. Ci fu un ritorno agli schemi classici del bello anche nelle arti figurative. Gli esempi più clamorosi di ciò furono Michelangelo e Raffaello, che ritrassero modelli da i volti intensi e corpi sensuali e perfetti. Nella quotidianità si diffondono nuovi modi di vestire, lussuosi ed eleganti. Ben presto, l’Italia, con la corte dei Medici, divenne sotto ogni punto di vista il faro da seguire.
 
600 – 700 – In questo periodo il concetto di bello assunse toni eccessivi, quasi deliranti. Ricordiamo nelle lettere il Barocco e il Manierismo. La corte de Re di Francia, infatti, divenne un luogo in cui questo eccesso maniacale fu più evidente. La ricerca della bellezza rifletté la superficialità del’epoca e la totale mancanza d’interesse nei confronti della gente comune. La Rivoluzione del 1789 apportò grandi mutamenti non solo sociali ma anche estetici. Accantonati gli eccessi, si affermò un nuovo ideale di bello, più romantico e tormentato.
 
800 – La Rivoluzione Industriale portò un notevole cambiamento per quello che riguarda la produzione dei cosmetici. In ambito letterario-artistico il concetto di bello si riempì di tematiche maggiormente intimistiche, le forme pittoriche e statuarie, pur assorbendo gli stereotipi della classicità, acquisirono significati sentimentali più interiori, meno banali.
 
900 – I due conflitti mondiali, inoltre, portarono grandi sconvolgimenti sociali. La bellezza è diventata parte integrante della quotidianità. Attraverso i mass media il messaggio che ci viene propinato inneggia ad una bellezza legata al commercio e a tutto ciò che produce ricchezza...La bellezza non più vista come arte o senso estetico legato al pensiero filosofico, ma piuttosto al profitto legato ad un prodotto che dev’essere a tutti costi venduto per guadagnare. È per questo motivo che la missione professionale di ogni operatore nel campo dell’estetica e dell’immagine dovrebbe essere quella di diffondere un concetto di bellezza sano ed equilibrato. Puntare all’abbellimento in modo consapevole, educando al concetto di armonia, di igiene e di cura.
 
Ora, cerchiamo di sviluppare su questa breve cronistoria del concetto di bellezza, una corale composta di racconti brevi e poesie scegliendo il periodo a voi più congeniale per gusto o conoscenza… Nessun vincolo, nessuna barriera…  
Forza, cimentatevi… 
 

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 1 utente e 9508 visitatori collegati.

Utenti on-line

  • live4free