Scritto da © Scintilla Elis - Lun, 14/05/2012 - 15:18
L'anno duemiladodici è iniziato di domenica
con tante buone intenzioni
e poca voglia di fare.
L'anno duemiladodici è iniziato di domenica
con tante buone intenzioni
e poca voglia di fare.
Ho provato a mettermi sotto sale
e nell'eleganza dell'acqua
sbattevi sulle caviglie
il bucato di colori fluidi
che risalivano il corso dei fianchi
una danza senza passi
che inventavi al suono delle parole
troppo sensuali per la fascia di logica
che mi sosteneva verticale.
e nell'eleganza dell'acqua
sbattevi sulle caviglie
il bucato di colori fluidi
che risalivano il corso dei fianchi
una danza senza passi
che inventavi al suono delle parole
troppo sensuali per la fascia di logica
che mi sosteneva verticale.
Le tue mani, sotto i miei capelli
gli sbalzi temporali, nei giorni sereni
e la tentazione della lingua, di scivolarti addosso
per saperti umano, fatto di carne
mi fanno sentire pesante
affogare nella vasca
per sequestrare il respiro
mentre l'ombra, si alza sul muro
e la tua voce, galleggia nella mia mente.
gli sbalzi temporali, nei giorni sereni
e la tentazione della lingua, di scivolarti addosso
per saperti umano, fatto di carne
mi fanno sentire pesante
affogare nella vasca
per sequestrare il respiro
mentre l'ombra, si alza sul muro
e la tua voce, galleggia nella mia mente.
Odio la necessità di abitare un corpo
(ma com'è fatto il vuoto, al di là dell'ipotesi?)
(ma com'è fatto il vuoto, al di là dell'ipotesi?)
Voglio imparare a non esistere
e trovarti, astratto, a fissare
i cancelli del niente.
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- Blog di Scintilla Elis
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