Raccinti inediti di un Novantenne - A Song of Love - Part 4 - Italian version | RV International | Carlo Gabbi | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Raccinti inediti di un Novantenne - A Song of Love - Part 4 - Italian version

Parte Quattro
Era l'estate del 1944. La guerra, nel corso degli anni, aveva avuto un pesante tributo di vite umane e distruzioni sui vari fronti nel mondo.
L'Italia aveva sofferto alcuni tra i più crudeli disastri, perdendo la guerra in Nord Africa e le forze alleate inaspettatamente avevano sbarcato in Sicilia occupando rapidamente l'isola.
Nel settembre dello stesso anno l'Italia vide una aperta rivolta contro il regime fascista e il nuovo comandante dell’Esercito Italiano, Generale Badoglio, disperse con un decreto, le forze armate italiane che a quel tempo erano alleate con i tedeschi ordinando loro di abbandonare le loro posizioni e tornare alle loro case. Il Caos nacque non solo al fronte di guerra ma ugualmente su tutto il territorio italiano.
       La situazione creò un abisso che venne prontamente rimediato da parte del nazismo tedesco, e la formazione di un nuovo potere fascista, creatosi subito dopo la liberazione di Mussolini dalla sua prigionia sul Gran Sasso, dando vita alle nuove forze Repubblicane Fasciste, ben aiutate dai vecchi alleati, i tedeschi.
      Venezia fortemente sentì l'impatto degli eventi e molte aziende commerciali chiusero i loro affari al pubblico.
Sebbene i disordini politici locali e tempi difficili sotto l’occupazione tedesca, il Manin continuò il suo giro di affari con una rinnovata clientela soprattutto patrocinata da caporioni fascisti e ufficiali tedeschi accompagnati da diverse donne che ovviamente trovavano avvantaggioso l’essere con loro.
All' Arsenale fu creata la sede di due battaglioni di Marines Fascisti con il presuntuoso nome “X Mas” in ricordo degli eroi passati.
 Il comandante politico fascista era una nota persona che nel passato aveva patrocinato il Ristorante Manin. Era null’altro che Gianni Venturi. Aveva guadagnato questa posizione poiché nel passato fu un fanatico fascista e apparve come un eroe fascista nelle battaglie del Nord Africa, dove il suo gruppo di carri armati combatte` a fianco delle forze di Rommel.
Per queste connessioni passate, le sue mansioni politiche odierne, il Comandante Venturi venne ben accetto al comando della SS tedesco responsabile per la Regione Veneta.
La guerra aveva drasticamente cambiato la personalità di Gianni Venturi, rendendolo “Un duro” con i propri subalterni.
     Parlava fluentemente la lingua tedesca, appresa dalla madre che era viennese, rendendo più facili i suoi contatti con il comando tedesco, e come parte delle sue funzioni, il Comandante Venturi usava intrattenere gli importanti ufficiali tedeschi al Ristorante Manin.
Il Comandante Venturi mantenne un approccio amichevole al Manin con Annemarie e Gilberto, e mai accennò ai giorni passati di prima della guerra quando ebbe modo di avvicinare AM per la prima volta.          
 Ma egli sempre trattò freddamente Marco, e lo considerò un inferiore. Probabilmente alla base di questo suo atteggiamento altezzoso era l’evidenza che Marco era un amante di Annemarie.
~*~
Gianni Venturi era seduto alla sua scrivania all’Arsenale intento a smaltire la posta ricevuta nel mattino. Tra di essa vi era un messaggio urgente da parte del Comando Tedesco, a cui diede una priorità assoluta.
Il Comando della SS Tedesca gli richiedeva di fornire un elenco dei residenti veneziani sospettati di essere politicamente e razzialmente nemici del Reich. Il comando della SS gli chiese pure di lavorare con circospezione, per non sollevare sospetti tra le persone incriminate e urgentemente di preparare un elenco di indesiderati. Fecero notare al Comandante Venturi che non avrebbero tollerato ritardi e che era interamente parte dei suoi doveri, come comandante politico della città, di eseguire con urgenza gli ordini ricevuti.
"Sicuramente si intendono come padroni. Non posso prendere le cose con leggerezza. Come al solito non mi concedono alternative e mi devo inchinare di fronte ai loro comandi." Penso`.  
Era l'anno più critico della guerra e il Fascismo era unicamente un pretesto di legalità usato dai tedeschi per fare quello che volevano dal loro presunto alleato. Gianni fu costretto a rimanere osservante agli ordini ricevuti dall’SS pur di sopravvivere a quei critici momenti. 
Pensò, "Dovrò agire con astuzia per potermi creare un alibi per il futuro. La guerra finirà presto e devo procurarmi solide prove in mio favore che mi discolpino al finire della guerra, una ragionevole garanzia che mi accreditino di non essere stato parte delle discriminazioni razziali tedesche."
Gianni formulò rapidamente nella sua mente una soluzione plausibile, che potesse soddisfare alle richieste dei tedeschi, e allo stesso modo aiutarlo nell’entrare in possesso del denaro necessario per ricominciare una nuova vita, a fine ostilità, finanziariamente con un sicuro futuro e soprattutto per ottenere un buon alibi, che egli non aveva commesso alcun reato al fianco dalla Gestapo e che invece aveva fatto quanto più poteva per proteggere la comunità civile veneziana. Unicamente in questo modo egli potrebbe salvare la sua pelle e le sue ricchezze alla fine della guerra.
Con questo piano in mente una mattina presto andò al Manin a parlare con Gilberto.
     “Gilberto, sono venuto per offrirti una proposta vantaggiosa. Viviamo in tempi difficili e sai bene quanto le nostre vite siano in pericolo a causa della guerra. In passato mi hai salvato la vita e oggi è tempo per me di ricambiare il favore."
"Mio caro Comandante, non mi aspetto nulla in ritorno di quel passato accidente. È un dovere umano aiutare il prossimo quando le necessità sorgono."
"Prima di dirci altro ascoltami attentamente, Gilberto. La tua vita è in pericolo e così pure la vita di molti altri. Ho formulato un piano che può consentire di salvare la vita di molte persone. Per far questo ho posto alcune condizioni, necessarie per proteggere chiunque sia coinvolto".
"Certo Comandante. Sto ascoltando".
"Incomincio con te, Gilberto. Il tuo cognome è Levi. I documenti in tuo possesso dicono che sei di religione cristiana, ma diversamente il tuo cognome dice che sei di origine ebraica. Secondo i regolamenti tedeschi, questo è un motivo sufficiente per deportarti a Dachau, uno dei molti campi costruiti da loro per questo scopo. Posso assicurarti che la vita in quei luoghi è un inferno, e solo pochi potranno vivere abbastanza a lungo per vedere la fine della guerra. E` questo sufficiente per farti comprendere la gravità della situazione?"
"Comandante, dovrebbe ben sapere, dai documenti in suo possesso, che non professo alcuna religione. Non sono entrato in una sinagoga sin da quando ero un ragazzino". 
"Non interrompere, Gilberto. Non ho molto tempo libero da dedicare a questi fatti. Tu hai questo magnifico ristorante e tra la tua clientela hai pure tutti i ricchi ebrei che vivono in Venezia. Questa è la gente a cui i tedeschi sono interessati, mi capisci? Questo è il motivo principale per cui sono venuto da te per poter salvare molte vite umane. Sono sicuro che tu sei la persona adatta per essere il mediatore di cui ho bisogno nel mio sistema per inviare il mio messaggio e così poter salvare la vita di molti ebrei. Mi comprendi, Gilberto?"
"Sì Comandante, sto iniziando a vedere più profondamente nel suo progetto."
"Bene, posso continuare. Innanzi tutto non dimenticare le regole imposte, altrimenti la tua vita e quella di altri ebrei sarà senza alcun valore; poi … se questo avviene, vi sarà unicamente un biglietto di andata per Dachau, non esisteranno qualsiasi ma… Capito? È tuo dovere. Va e parla con loro, poi ritorna a riferire tutto a me."
"Sì Comandante. L’immagine è chiara e senza screzi. Parlo con loro e devo convincerli ad accettare la vostra proposta, oppure…Kaput, con un biglietto di sola andata a Dachau…è quanto vuole che io faccia? E se faccio tutto questo per bene quali benefici saranno per me?”
 "Gilberto, stai usando paroloni senza senso… ma sì, basicamente è esattamente quanto voglio. A causa della mia posizione non posso essere coinvolto direttamente con quelle persone. Tu parla loro, senza menzionare il mio nome. Sono tuoi amici, così sii convincente in modo che ti diano retta. Le tue credenziali sono buone a riguardo. Il pagamento della loro libertà sarà di duemila sterline per persona, in contanti oppure in gioielli. Dopo il loro pagamento sarà confermato, avranno un documento di viaggio per recarsi in una località sul lago di Como. Saranno disponibili contatti per un viaggio notturno in barca che li depositerà in Svizzera. Quello sarà un biglietto di buona fortuna per loro. Non è forse vero che dopo tutto la vita è più importante del denaro?[CG1] "
"Farò del mio meglio, Comandante. Ma devo dire una volta ancora che è rischioso. Cosa avrò in ritorno?"
"Per te Gilberto non vi è spartizione del bottino. In compenso ti do molto di più. Come il mio intermediario il tuo premio sarà libertà, se tu farai il lavoro richiesto. Non apparirai su alcuna lista di deportazione sin tanto che lavorerai propriamente per me. Dopo tutto sei ebreo. Comprendi? È tutto chiaro ora?” 
"Credo di essere al punto di avere la piena visione delle cose, Comandante"
"Gilberto credimi, In questo mio arrangiamento sei un privilegiato. Quanto ti dò vale di più di quanto il denaro può comprare. E dandoti questo considero che il mio debito con te sarà completamente pagato. Questo è tutto. Se commetterai sbagli, e cadrai nei guai, sarà completamente tua responsabilità. Non venire da me, poiché io non ti conoscerò. Sei avvisato, quindi attieniti alle mie regole se ti è cara la vita." 
"Certamente Comandante. Sarò scrupoloso in riguardo. Comunque non vi sono scelte a riguardo, vero? Non lo farò per salvare me stesso, ma eseguirò tutto come un dovere. Lo farò perché questa è la volontà di Dio che io possa salvare la vita di diverse persone; sicché mi sottometto al Suo volere".
Due giorni più tardi Gilberto ricevette la prima lista di perseguitati politici e razziali. La lista era alquanto lunga, limitando il tempo ad un mese, per gli incriminati, di raccogliere il denaro necessario per acquistare il passaggio di libertà in Svizzera. Ma per altri più facoltosi e che[CG2]  avevano risparmi in caso di necessità di tempi difficili furono capaci di acquistare il loro biglietto di libertà.
Fine parte Quattro

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