La percezione | Prosa e racconti | Charles Cros | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

Commenti

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Nuovi Autori

  • Gloria Fiorani
  • Antonio Spagnuolo
  • Gianluca Ceccato
  • Mariagrazia
  • Domenico Puleo

La percezione

Spesso dalle unità di informazione pubblica siamo investiti dai balletti delle cifre che possono essere o di una guerra o di un disastro naturale che dir si voglia. E’ naturale non riuscire ad avere la consapevolezza delle cose, quando cerchiamo di capire o di dare un senso a quelle asettiche sequenze numeriche. I numeri hanno l’insolita capacità di spersonalizzare tutto ciò che ci sta dietro. I morti ( quelli veri ) possono essere 1000 o 100.000 ma pensandoci bene: che differenza fa uno zero in più o in meno ? Che differenza fa ad esempio, quando a mala pena percepiamo l’esistenza del nostro vicino di casa ? 
 
Alla NCSA ci fu una riunione alle 11:30 nella sala blu al 730mo livello e 80mo grado. C’erano tutti gli amministratori Aberhan, Mardoc Lamech, Lysia e infine, con un po’ in ritardo, c’era anche l’ufficiale statale Uriya. Attendevano in piedi intorno ad un tavolo ovale (retroilluminato) la connessione con uno dei 4 Oligarchi del governo centrale. L’argomento non era definito ma il codice di priorità del governo non faceva presagire nulla di buono. Il codice aveva bannato ogni attività alternativa.
“Come siamo  messi?” Iniziò Lysia per rompere il ghiaccio.
“Non male. L’ultima news è che abbiamo la conferma sulla attività degli automi della morte. SpaceNet ha percepito i loro movimenti. Pare siano sotto il controllo della Sysem e abbiamo rilevato un trace nel settore UB45” Uriya tentò di dare tutte le informazioni che poteva rendere note.
“Ma gli automi della morte, non sono quelli dell’attacco all’esercito dei Radicali di un mese fa?” chiese Mardoc.
“Gia. Quelli dei 1000 morti. Una vera carneficina” tentò di confermare Lamech
“Non erano proprio 1000.” corresse sottovoce Uriya
“Ma che dici ho il rapporto ufficiale della CIA.” riprese Mardoc
“Si lo sappiamo. Quello era il rapporto da divulgare perché si riferiva alla situazione del primo giorno.” disse Uriya con certo tono perentorio perchè non aveva dubbi.
“Cioè? Cosa intendi” chiese di nuovo Mardoc. Uriya sempre nell’attesa spiegò.
“I due automi si chiamano Abi e Shammot, sono macchine da guerra prototipali, ed erano programmati per attaccare la città militare di Devon Desert”
“Appunto. Dove c’erano i 1000 soldati scelti che stavano per invadere la regione Draniana” tentava di confermare Lysia, ma Uriya non aveva finito
“Quella da te citata è la versione parziale. Vera, ma parziale. Perchè durante l’impostazione delle macchine, prima dell’attacco, c’è stato un un problema nella interpretazione dei comandi inivati dal centro di controllo… e quel problema non era stato risolto”
“...e quindi”
“Quindi ? Le macchine non si sono fermate.”
“ co.. cosa vuol dire non si sono fermate…”
“Quello che ho detto, vuol dire che hanno proseguito. Nei 6 giorni successivi e hanno messo a ferro e fuoco altre 20 città militari uccidendo 185.000 soldati”
“Scherzi ? 185.000 morti per un baco software ?”
L’abbiamo imparato, al destino non manca davvero il senso dell’ironia e questa strage purtroppo non è stata l’unica del genere. Così il silenzio entrò nella stanza mentre gli sguardi si incrociarono, ma non durò molto. Qualche momento dopo la discussione ebbe definitivamente fine, perchè l’ologramma del quarto Oligarca Jacob divenne operativo.
“Buon giorno fratelli della NCSA…” Iniziò così la seduta straordinaria. Mardoc si avvicinò a Lamech dicendo sottovoce all’orecchio “Ma allora siamo in guerra e non lo sapevamo ?”

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 1 utente e 6959 visitatori collegati.

Utenti on-line

  • Antonio.T.