Congettura d'Icaro | Poesia | Pietro Roversi | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Congettura d'Icaro

Caro fuoco del sole, sorgente
della gioia del giorno!
Chi lo pensasse forte saldo fermo,
riposto nella piega del suo interno
stare per noi, lo immaginasse
da un ovvio salto di galassie
al perielio del suo buio, e non lo avesse
visto, vista
la separazione, la velocità
finita della radiazione, l'età,
lo splendore della sua mezza età
(cinque miliardi d'anni di fedeltà
a un punto stretto e altrettanti
al suo collasso espanso, nel chiasso
che sempre suona nel silenzio dello spazio,
potrebbe gravitare all'unisono con questa intuizione:
che sia d'elio robusto il suo cuore gassoso,
e pesante il suo canto combusto,
e una profezia tenerissima la visione
del suo tizzone di ceneri al centro certo
del rombo angusto nel foro della notte
che lo inghiotte; e precipitare per tempo
in esultanza verso l'alto, in verticale,
finalmente toccare con mano la sua speranza,
il suo combustibile strano cui non necessita l'aria,
e fornire così una nuova prova
della congettura d'Icaro:
la teoria fisica rodata secondo la quale
ogni fusione è reale, ogni incertezza
improbabile e l'ebbrezza di ogni attrazione
imponderabile e poco precaria se inseguita
sull'ala impervia e sicura della brezza che spira
dalla vita innocente, imperiosa, implacabile,
di un astro rossastro presente in un luogo lontano.
 
[13032010]

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