Scritto da © stellasenzacielo - Lun, 18/01/2010 - 18:58
Ci osserviamo come in stasi per qualche attimo stranamente non sfuggente.
Quei pochi secondi non prendono la rincorsa e non saltellano via sogghignando,
ma eseguono una lenta danza catturante.
L’avrei applaudita se non fossi stata così presa nel guardare quell’anziano signore
proprio inanzi a me.
Quegli occhi trasparenti che di cose ne hanno viste,
mi fissano con semplicità.
Non ha pregiudizi,
ha avuto tutta la vita per eliminarli o almeno metterli in un cassetto a parte.
Sembra solo, ma non incompleto.
Sembra triste, ma non abbattuto.
Sembra stanco, ma non arreso.
Comincia a piovere e le gocce di pioggia colano lungo le sue guance,
conto le sue rughe,
una, due, tre…
E’ quasi fradicio.
Quattro, cinque, sei…
Potrei farlo stare sotto il mio ombrello.
Sette, otto, nove...
Gli offro il riparo e lui mi regala un sorriso e sussurra quasi impercettibilmente:
Grazie.
E dieci...
»
- Blog di stellasenzacielo
- Login o registrati per inviare commenti
- 1230 letture