Scritto da © Ospite di Rosso... - Gio, 03/11/2011 - 09:48
Nell’ora fredda in cui tace ogni cosa
E si misura ognuno coi suoi fondi
Pensieri, o giace solo assorto
A rovistare tra disparati angoli di sé
Si fa più lieve il giogo della vita
E più felice d’anni appare il mondo
scolpito d’inattese meraviglie
o da non scorti scorci di bellezza
di pietre, di giardini e di memorie.
Non tacciono le cose che d’intorno
Intessute alle ore dentro i giorni
Son cornice silente dei passaggi
Della barca di vite
sopra il mare del tempo;
sono eco di voce che ci parla,
del presente o di un passato che non muore
o se muore non cessa mai del tutto
di lasciare qualche traccia del suo passo,
un respiro di eterno che perdura
nel fugace disperdersi del tempo.
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