maggio | Poesia | Eleonora Callegari | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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maggio

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Cos'è questa squilla del sole
questo sussurrare di fronde virenti
e questo fermento vermiglio
che infiamma i papaveri
in eoliche danze
e turgida la grassa ciliegia
e le rose?
Inventano pretesti alla rugiada
per carpire le sue perle.
L'iris apre le braccia
e libra le sue ali
- pappagallo lezioso -
curiosa l'avena selvaggia
in punta di piedi scruta
- infiniti occhi paglierini -
Vocia il parco di genti in ciarle
- chiocciole uscite dal guscio -
mi ha destato stamane il merlo fischio
e il tubato lamento delle tortore
nel tavolato azzurro in meraviglia
che brontolò appena ieri
con disappunti di nuvoloni neri.
Vagheggia l'aria in attesa tra le siepi...
Ed ecco egli avanza
tra sambuchi e gelsomini
e l'indifferenza dei giardini.
Oh! Mio bel maggio
che goccioli d'oro
dai caduchi rami
e profondi fiocchi
di calda neve feconda.
Maggio festaiolo e canterino
ospite speciale d'ogni nozze
amatore conteso
tra due cuori:
di Primavera, gelosa
che alla rivale il tuo volto asconde
di manti grigi e algidi soffi;
Estate, che il piede focoso
presagia follie di leone.
E non sai se più ti piace
l'acquerello gentile
o il guazzo vulcano.
Resti così beatamente sospeso
o ineffabile del lunario...
 
Vi prego esiliate la nera signora
sia romito il dolore
che alcuno porti scompiglio
nell'avvenente tempo
dell'adone fiorito: Maggio.

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