Scritto da © Eleonora Callegari - Lun, 02/11/2015 - 22:45
Se potessi prederei
quella luce
ha dei gigli al mattino
splendore di bruma
stupore d'angelo
all'ingenuo candore
nuove primavere
galleggiano su quelle onde.
La meraviglia siede
su quel tuo ciglio
mirando le farfalle
dipartire dall'iridi
e trapassarmi il cuore.
Se potessi prederei
lo scroscio cristallino
sorgente del tuo riso
assenza di note impure
genuina gioia
d'un primo fiore.
Se potessi prederei
quel mondo sorprendente
scoperta nelle tue mani
e l'inedita poesia
dei tuoi primi fonemi...
M'accontento... e lieto
dei tuoi già noti tratti
mi fanno grande,
protagonista,
della tua sfera incantata.
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