Scritto da © Ezio Falcomer - Dom, 17/03/2019 - 09:13
La stanchezza mentale è un'opera d'arte.
Consuma il corpo più del fuoco.
Fa fondere il cuore per versarlo
in una pozza di lago fangoso.
Muoiono le idee e le voglie. Muore il cuore.
E si sta bene adagiati nella sacca
del proprio corpo accasciata sul pavimento.
Consuma il corpo più del fuoco.
Fa fondere il cuore per versarlo
in una pozza di lago fangoso.
Muoiono le idee e le voglie. Muore il cuore.
E si sta bene adagiati nella sacca
del proprio corpo accasciata sul pavimento.
Nel paese della stanchezza il treno non passa mai.
E la nebbia è fitta più della luce che la tenta.
Si sta bene con le proprie ossa, al camposanto.
Si sta bene con l'impotenza, a guardare fissi
i vortici veloci della storia e della società.
Si sta ai margini, bevendo caffè,
e incurvando la spina dorsale.
Nella stanchezza mentale l'amore
è araba fenice o unicorno,
ciglio nell'occhio.
E la nebbia è fitta più della luce che la tenta.
Si sta bene con le proprie ossa, al camposanto.
Si sta bene con l'impotenza, a guardare fissi
i vortici veloci della storia e della società.
Si sta ai margini, bevendo caffè,
e incurvando la spina dorsale.
Nella stanchezza mentale l'amore
è araba fenice o unicorno,
ciglio nell'occhio.
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