Scritto da © ferdinandocelinio - Dom, 25/02/2018 - 11:26
Il mio campo della mente è una sotterranea oscura.
Ci sono chiodi e ferri vecchi nel mio campo della mente,
c’è il David in lontananza, alla fine dell’orizzonte,
che non raggiungerò mai.
Io con la mente ci faccio a cazzotti ogni giorno.
Mi spacco il muso con la mente, io.
La mia mente mena brutto.
Questo campo dissestato dove il grano non cresce,
questa mente arida arsa da soli nefasti.
Crescono solo rose, nel mio campo della mente,
rose piccole e profumate, rose inutili,
dagli aculei mortali.
Loro le chiamano malattia.
Questa mente ch'è cominciata ad invecchiarsi
troppo presto,
questa mente spaurita dal domani.
Io ci passeggio sopra, su di una sedia a rotelle
e forzo le porte che essa contiene, segrete.
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