Scritto da © ferdinandocelinio - Ven, 23/02/2018 - 14:13
Non è vero che Messina
è piatta come il mare
certe domeniche d'estate,
me lo dice Nettuno
col suo rigoglioso braccio teso
e mi ricorda che lo Stretto
è già un ponte fatto d'acqua
tra la vecchia rivalità col primo labbro del continente
e l'abbraccio solidale dei migranti che non dimenticano.
Ci vedo dentro la regalità del leone
io, a Messina
e la sera una movida misurata
e la conosco bene questa vecchia cagnaccia
fatta di puttane e di bar
di sparute discoteche sovraffollate
di figli di papà di gatti
la conosco così bene
che quest'accenno di gobba
viene forse anche dall'odio
delle sue mani smaltate di nero
dagli stereo a tutto volume
che narrano di amori mafiosi
e di sogni mai realizzati,
e questo dolce-amaro
me la rende vicina come una madre premurosa, Messina
una parte di me,
come la gobba
come questo cielo che adesso attende.
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