Scritto da © ferdinandocelinio - Ven, 24/05/2019 - 23:04
"Si sceglie, si decide fintanto che si rimane alla superficie delle cose; appena si va al fondo, non si può più né decidere né scegliere, si può solo rimpiangere la superficie..."
Emil Cioran
"Il nirvana è un limite, il limite. è liberazione, vicolo cieco supremo..."
Emil Cioran
Dentro quei mortidispirito
il bastone, un minuto alla morte e l’arcangelo di dio nel mento
mentre la passione del pomeriggio
si fa aureola convessa, nello spazio delle rose.
Li guardo gli uomini agli ormeggi
e mi sembrano dinosauri di un età più scura,
padri e figli di vent’anni apatici,
imbottirsi di valium la lingua
meravigliandosi automi
[noi poveri idioti di una nevrosi
senza stelle
[offri il tuo morso a questa bella dolce mela succosa
perché oltre noi c'è un limite che non si può superare.
*
Solitudine
Lo specchio mi dice “ciao amico”,
sempre il Tu sono Io.
“Ti vedo lo stesso. Cambiato.
Adesso giovane e vecchio,
umiliato da un egocentrismo mite, furioso.
Una contraddizione che passeggia, morta,
per il corridoio di casa.
Nella lente scorgo il vetro di un occhio stanco,
una mattiniera eccitazione del sopracciglio
che sa di pazzia e di felicità,
la calligrafia non sarà più la stessa
dato il vibrare dei diti
e allora chissà se scrivi ancora versi?
Può darsi che vi sia un motivo a quest’incontro,
o forse il doppio che si offre senza abitare
non lascia possibilità al fuoco."
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