Scritto da © ferdinandocelinio - Mar, 13/08/2019 - 16:28
Sebmrava fosse finita e invece non era finita proprio per niente. Me li potevo figurare più brutti questi grassi tripponi, che in piena sera se ne scendono dal loro paesello di montagna a festeggiare San Faustino, il santo del mio quartiere? Tutti bellini e con le unghie lorde di porcizia, questi piazzisti e fruttaroli, questi pescivendoli, che c'hanno l'olezzo del sarago attaccato nei baffi; che sudano e fumano e lanciano urla gargantuesche nell'aria puttana delle 10 di sera.
Eccola la mediocritas di Villopoli, tutta raccolta nel grande calderone della fede, sciocchini, dementi, ipergonfi d'amor patri, la popolazione becera dei nostri talk-show, i piagnucolosi partecipanti di C'è Posta Per Te. Che in tutta la mia vita c'ho sempre lottato contro le urla e l'ignoranza, che m'ha sempre dato la noia l'acccalcamento, l'ammasso, lo srignemoci forte e volemose bene! Con tutte quelle bancarelle formicolanti leccornie, lo zucchero filato per i bambini mocciosi, e le campane sante che suonano a festa e il santissimo San Faustino portato per le strade:
"San Faustino, salvaci Tu da quest'orda malevola!
Salva chi non vota Salvini!
L'ignobile massa.
Salvaci dall'ignobile massa!".
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