Scritto da © ferdinandocelinio - Mer, 28/02/2018 - 09:55
Viaggia piangendo quella parte di me
che ha sofferto la Potenza del Male
mentre tutti conoscono il fatto loro
quella parte di me piange,
senza sapere dove andare a sistemarsi,
cercando la pillola, l'anestetico,
essa piange senza neanche un lamento.
Conosco un nome per i pianti senza lamento:
esso è angoscia
mentre l'America del country e del rock
è una cosa che svanisce nella mente,
mentre i chitarristi jazz
suonano musiche sempre più tristi,
quella parte prova DOLORE DOLORE DOLORE.
Se una volta i parcogiochi facevano odore di zucchero filato
ora fanno puzza di desueto,
se con la big bubble ci facevi grossi palloni
che ti sporcavano la bocca
ora la bocca te la sporca il depachin dopo la terapia.
La vita è una marcia triste
e noi siamo viaggiatori che fluttuano
per afferrare barlumi di luce.
Quella parte di me piange
invidiando la totalità dell'Essere.
Io non sono adatto, sono inadeguato, frantumato in parti diseguali,
io piango, come un bambino senza madre,
cercando la luce che s'oscura
sotto il peso di queste lacrime.
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