E' la pace dei sensi
Aspra distratta nel nero della notte.
Inondi tra la folla
Inarchi la schiena
per amare
una falsa consolazione
che ammicca la tua storia di brute e grevi speranze.
Con le doglie in gola
aspetti di abbandonare
sensazioni rubate, membra ad un passo
preso dal vento. Vorresti scivolare
nell'imbrunire di un prato
coperto dal cielo
gioco di nuvole disperse a rincorrere
le catene di un viaggio.
Tanta è la difficoltà nell'elevarsi di spirito
portarsi più in là affrontare l'infinito
...
assai più arduo
è come si può in divenire, nella sostanza
difendere la salute di specie esimie, il posto
su una terra che corrode
il suo stesso sfracelo nelle mire dell'esistenza.
Affondi in piazze assorte di stagni
di gente accorta e muta in sguardi
apprendi nel giorno discorsi insoluti
articoli di cronache associate a colori
Ed appronti gioia in questa calma apparente
fumata di rumori che accolgono la fame
Sono dolci e sono note di triste eleganza
le nostre battaglie
vestite di scudi
cariche di parole e
frammiste a tonache
di insetti noiosi.
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