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Michele Petullà - Viola Petullà - Teorie evoluzionistiche in antropologia - Modelli di sviluppo - Guido Miano - Editore - Milano

Michele Petullà – Viola Petullà
TEORIE EVOLUZIONISTICHE IN ANTROPOLOGIA
Modelli e sviluppi
Recensione di Raffaele Piazza
Il saggio che prendiamo in considerazione in questa sede presenta una premessa di Enzo Concardi acuta e ricca di acribia; scrive il critico che siamo di fronte ad un lavoro che ci conduce all’interno dell’appassionante dibattito sviluppatosi intorno al tema dell’evoluzione, una vasta e complessa materia che si estende anche ad altre discipline oltre l’antropologia – come la biologia, la filosofia, la sociologia e in genere le scienze umane e della natura.
Come leggiamo nell’introduzione nell’opera viene trattato ed approfondito il tema relativo ai modelli e agli sviluppi della Teoria dell’evoluzione nelle molteplici e diverse accezioni con cui è stata presentata nel corso della storia: un argomento che trova spazio e s’inserisce nell’ambito della disciplina dell’Antropologia.
Evoluzione, nel senso biologico della parola, significa un lento e graduale perfezionamento delle specie umane e vegetali dalle forme più semplici a quelle più differenziate come organizzazione anatomica e funzionamento fisiologico. È stata spiegata variamente con le ipotesi di Lamarck e di Darwin e di altri sostenitori dell’evoluzionismo in generale.
Come scrivono gli autori nel paragrafo Inquadramento teorico: Antropologia ed Evoluzionismo - Definizione della disciplina, l’Antropologia, come disciplina scientifica, può essere definita come “la scienza dell’uomo” la quale si concretizza come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo inteso sia come soggetto individuale (persona a sé), sia come soggetto collettivo (all’interno di aggregati, gruppi, comunità).
Sintetizzare il saggio nella sua totalità e complessità nello spazio di una recensione, nel tentativo di coglierne la chiave interpretativa e i concetti salienti, sottende ovviamente il risultato di una comprensione non completa del testo nei particolari per il lettore e lo rimanda alla lettura integrale tout-court per l’acquisizione di tutti i contenuti che sono articolati e compositi
A proposito di quanto detto, Concardi nella premessa scrive che la pubblicazione ha un carattere e quindi uno scopo divulgativo-didattico: tant’è vero che se ne consiglia l’utilizzo anche da parte delle scuole superiori soprattutto nei licei ad indirizzo “scienze umane e pedagogiche”. È lampante che, in un mondo giovanile liquido e alienato come quello attuale dove domina il consumismo connesso alla tecnologia, parlare di antropologia ed evoluzionismo ai ragazzi è qualcosa di particolarmente interessante e pregnante. Da parte dei docenti serve per dare ai giovani coordinate nuove e diverse da quelle dominanti del mondo attuale e può essere paragonato questo modello culturale e didattico a quello dello studio delle poesie. Entrambi i modelli vanno sotto il nome di pensiero divergente diverso dai modelli dell’avere e del materialismo, da quello delle tre s sesso, soldi e successo. Non a caso l’antropologia come già detto è la scienza dell’uomo e con l’arte può aprire le porte ad un nuovo umanesimo.
L’origine della specie è un tema affascinante e interessantissimo anche per gli uomini del terzo Millennio per venire a capo della nostra provenienza e molti studiosi si sono accostati a questo tema per fornire soluzioni diverse o meglio interpretazioni per spiegare il fenomeno.
E, per esempio, il filosofo francese Jean Guitton nell’opera Dio e la scienza afferma che la materia che forma l’uomo, le specie animali e vegetali ma anche i mari, i monti il sole la luna, i pianeti e tutto quello che ha un’essenza sensibile è cosi composita e perfetta che solo una mente ordinatrice poteva realizzarla; e qui si tocca la tematica dell’esistenza di Dio.
È un lavoro originalissimo quello che Michele e Viola Petullà ci presentano nel nostro panorama della contemporaneità, stimolante per tutti i lettori ma soprattutto per i giovani studenti di cui si diceva.
Come scrivono gli autori nell’introduzione, l’opera muove dalla consapevolezza che fare una storia della teoria dell’evoluzionismo e dei suoi sviluppi nel tempo, non è cosa semplice, data la complessità della materia e i diversi e molteplici elementi che entrano in gioco nonché l’accavallarsi e il mescolarsi di considerazioni di carattere biologico e antropologico ma anche sociologico che nel corso della storia si sono verificati riguardo a questo tema.
È veramente affascinante pensare che l’Antropologia scienza dell’uomo si arricchisce nelle sue cognizioni anche nella ricerca sul campo quando appunto gli antropologi si recano su luoghi particolari nei quali vivono comunità di persone ancora legate a modelli primitivi di vita, come gli aborigeni, i pigmei e gli eschimesi che hanno usi e costumi ancestrali e anche forme di religiosità e civiltà lontane anni luce da quelle del nostro postmoderno occidentale tecnologico e cibernetico quando per esempio alcuni popoli compiano ancora rituali di tipo religioso come la danza della pioggia e anche riti che servono nelle mentalità primitive a fecondare la terra.
Un lavoro importante quello degli autori per il fortunato lettore che s’imbatte in queste pagine dense e redatte con una forte coscienza letteraria e anche scientifica.
Raffaele Piazza
 
Michele PetullÀ, Viola PetullÀ, Teorie evoluzionistiche in antropologia. Modelli e sviluppi, premessa

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