Scritto da © Grazia Denaro - Mer, 13/06/2018 - 19:16
In quelle notti silenziose
quando il sonno latita
ed i pensieri scorrono in un turbinio
affollando di confusione il mio io
con calma cerco di tranquillizzarmi.
A volte per rassicurare me stessa
cerco una scala di suoni
che divengono carezza e sussurro del vento
che avviino ad un cammino di parole
dirette al cuore delle cose
che si desiderano chiarire.
E’ un arrovellarsi nel trovare la maniera
di cercare di dirimere il dissenso
riproponendo ogni giorno l’eco di un canto
con frecce scoccate dall’arco di cupido
che smuova l’intransigenza
ed alimenti il sentimento
in modo da toccare la radice
di colui a cui sempre porgo la mano
quando viene a cingermi
di brama nella notte.
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