Scritto da © Grazia Denaro - Mer, 10/10/2018 - 09:48
La foschia mattutina
lascia la sua impronta
nei variegati colori
che dall’acceso dell’estate
declinano all’ambrato.
Si nota una nuova frescura
propria dell’autunno,
un vento birichino gioca fra le fronde
facendole tremare
mentre l’ortensia è piegata
al frutto della luce.
Osservo gli alberi roridi di rugiada
che sull’alto dei rami la volta carezzano
mentre le bianche nuvole
scorrono in un inno silente.
I colori ramati
rimandano i loro splendidi riflessi
esaltati dalle spire di sole
che fanno capolino tra le fronde
risvegliandomi quella ruggine antica,
annidata nella cavità della mia anima
per quel saluto tuo, lasciato cadere lì,
frettolosamente
di cui mi è rimasta l’eco
nell’aria che aleggia.
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