Scritto da © Grazia Denaro - Mar, 02/01/2018 - 16:40
Non ho da raccontarti
null'altro che i miei giorni di sale
a corrodermi l'anima ferita
parvenza d'una finta quiete
in un'amara vita.
Nessun eco che trasudi colore
solo grigio di giornate senza sole.
La parvenza non è che un sipario
dove nascondere il palcoscenico vitale.
Un paravento nasconde il letto del malato
per non dare in pasto a tutti il suo privato.
Fitta nebbia nasconde strade irte
dove non si può fare a meno
di ledersi i ginocchi.
Non si riesce per nessuna ragione
poter respirare aria pulita
a pieni polmoni.
Nessuna eco anche da lontano
riesce a ristorare il cuore umano.
Silenzi grevi, occhiate torve
sono il corollario dei miei giorni
giorni succinti in spregio della vita
che si riflettono
come anelli di catena...
null'altro che i miei giorni di sale
a corrodermi l'anima ferita
parvenza d'una finta quiete
in un'amara vita.
Nessun eco che trasudi colore
solo grigio di giornate senza sole.
La parvenza non è che un sipario
dove nascondere il palcoscenico vitale.
Un paravento nasconde il letto del malato
per non dare in pasto a tutti il suo privato.
Fitta nebbia nasconde strade irte
dove non si può fare a meno
di ledersi i ginocchi.
Non si riesce per nessuna ragione
poter respirare aria pulita
a pieni polmoni.
Nessuna eco anche da lontano
riesce a ristorare il cuore umano.
Silenzi grevi, occhiate torve
sono il corollario dei miei giorni
giorni succinti in spregio della vita
che si riflettono
come anelli di catena...
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