Scritto da © Lorenzo - Lun, 12/12/2022 - 07:18
U sciùche de la carrètte.
Il gioco della carretta.
Fantastica l'infanzia d'una volta,
un carretta fatta di miseria,
la tavoletta presa dal residuo
un carretta fatta di miseria,
la tavoletta presa dal residuo
della bottega del maestro d'ascia,
u mèste che insegnava quel mestiere,
agli scolari al tempo dell'estate.
u mèste che insegnava quel mestiere,
agli scolari al tempo dell'estate.
Una cordina a cui legarsi bene,
seduto su quel pezzo di legname
e quattro rotelline rabberciate,
seduto su quel pezzo di legname
e quattro rotelline rabberciate,
i cuscinetti ai camion con rimorchio,
più grandi delle auto piccoline,
fissati sulle mazze delle scope,
più grandi delle auto piccoline,
fissati sulle mazze delle scope,
al posto del pallone del baratto,
oppure ai legni quadri del maestro,
cinta di iuta della tapparella,
oppure ai legni quadri del maestro,
cinta di iuta della tapparella,
tocco in disuso messo e ben fissato,
al legno del timone di carretta.
Come guida teneva il cavaliere,
al legno del timone di carretta.
Come guida teneva il cavaliere,
per governar la tavola in discesa,
in curve molto strette capottava
e giù si rotolava per la strada,
in curve molto strette capottava
e giù si rotolava per la strada,
sbucciando le ginocchia e il pagliaccetto
e giù gentil ceffoni della madre,
quelle mazzate erano carezze.
e giù gentil ceffoni della madre,
quelle mazzate erano carezze.
Si scorazzava in strade del mio borgo,
discesa di stradine ancor sterrate,
carretta dei miei sogni di bambino.
discesa di stradine ancor sterrate,
carretta dei miei sogni di bambino.
Buffetti e pane cotto pien di gusto,
facevan bimbi buoni al verso giusto.
facevan bimbi buoni al verso giusto.
Lorenzo 12.12.22
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