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Arnaldo Fusinato - Ode a Venezia

È fosco l'aere, il cielo è muto,

ed io sul tacito veron seduto,

in solitaria malinconia

ti guardo e lagrimo,

Venezia mia!
Fra i rotti nugoli dell'occidente

il raggio perdesi del sol morente,

e mesto sibila per l'aria bruna

l'ultimo gemito della laguna.

 

Passa una gondola della città.

"Ehi, dalla gondola, qual novità ?"

"Il morbo infuria, il pan ci manca,

sul ponte sventola bandiera bianca!"
No, no, non splendere su tanti guai,

sole d'Italia, non splender mai;

e sulla veneta spenta fortuna

si eterni il gemito della laguna.

Venezia! l'ultima ora è venuta;

illustre martire, tu sei perduta...

Il morbo infuria, il pan ti manca,

sul ponte sventola bandiera bianca!

 

Ma non le ignivome palle roventi,

né i mille fulmini su te stridenti,

troncaro ai liberi tuoi di' lo stame...

Viva Venezia!

Muore di fame!

 

Sulle tue pagine scolpisci, o Storia,

l'altrui nequizie e la sua gloria,

e grida ai posteri tre volte infame

chi vuol Venezia morta di fame!

Viva Venezia!

L'ira nemica la sua risuscita

virtude antica;

 

ma il morbo infuria, ma il pan le manca...

Sul ponte sventola bandiera bianca!
Ed ora infrangasi qui sulla pietra,

finché è ancor libera,

questa mia cetra.

A te, Venezia,

l'ultimo canto,

l'ultimo bacio,

l'ultimo pianto!
Ramingo ed esule in suol straniero,

vivrai, Venezia, nel mio pensiero;

vivrai nel tempio qui del mio core,

come l'imagine del primo amore.

 

Ma il vento sibila,

ma l'onda è scura,

ma tutta in tenebre

è la natura:

le corde stridono,

la voce manca...
Sul ponte sventola

bandiera bianca!

 
 

Arnaldo Fusinato (Schio, 25 novembre 1817 – Roma, 28 dicembre 1888) è stato un poeta e patriota italiano.

 

Autore di numerose poesie giocose, e romantiche, compì a Schio, sua città natale i primi studi, per poi proseguirli all'Università di Padova. In questo periodo cominciarono le sue lotte contro l'Austria.

La situazione politica e culturale di quegli anni era caratterizzata dalla mancanza di libertà, specialmente nei confronti degli intellettuali ed i personaggi non strettamente conformi al pensiero politico dominante. Nel marzo del 1848 insorsero le città del Lombardo Veneto, costringendo alla ritirata le guarnigioni Austriache. Il 17 e 18 marzo insorse anche la città di Vicenza. L'allora trentenne Fusinato fu in prima fila a combattere per la difesa della città, ma ciò non servì, in quanto Vicenza venne assediata. Fu in questi giorni che Fusinato compose la canzone il Canto degli insorti.
Perduta Vicenza, Fusinato continuò a combattere gli Austriaci a Venezia, dove era stata proclamata la Repubblica di San Marco. Anche qui, nonostante l'epica difesa guidata da Daniele Manin, dopo quasi un anno la città si dovette arrendere alle forze austriache. Nella poesia Ode a Venezia si può leggere tutto lo sconforto provato da Fusinato in quei momenti (celebre il passaggio: "Il morbo infuria / il pan ci manca / sul ponte sventola / bandiera bianca"). Gli ultimi due versi sono stati resi celebri in tempi recenti dalla famosa canzone di Franco Battiato "Bandiera bianca", contenuta nell'album La voce del padrone (album) del 1981.

Nel 1874 si trasferisce a Roma dove lavora per il Senato. Muore nel 1888 a Roma ed è sepolto al cimitero del Verano.

 

Monumento ad Arnaldo Fucinato – Antonio Baggio
1936c. marmo
Carstelfranco Veneto, giardini
Firmato “A.BAGGIO XIV” sul lato destro.

Armando Fucinato è celebrato sia a Castelfranco che a Schio (Vicenza) con lo stesso busto firmato da Antonio Baggio (1895-1975) scultore e architetto, noto anche per il monumento ai caduti di San Martino Lupari. Il monumento nella sua impostazione canonica mostra invece una modellazione più morbida e spontanea quando elabora i dettagli legati all’espressività del volto.
 
 
tratto da:

www.wikipedia.org
www.duesecolidicultura.it

http://www.musicaememoria.com/arnaldo_fusinato_ode_a_venezia.htm
 

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