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L'uomo del mare

Lì, su quel molo abbandonato ed ormai in disuso da fin troppi anni, giace la memoria di chi mai avrebbe dovuto sfidare il mare.

Era un uomo come tanti, forse anche come tutti, un uomo il cui sguardo fuggiva a quello altrui, ma che sempre poneva la propria mano innanzi quando ve n'era di bisogno.
Un uomo schivo, ma affatto timido; un uomo che solo il fluttuare delle onde conosceva, la brezza marina l'unica a penetrarne i pensieri e, forse, come amico, qualche gabbiano o cane del porto.
 

Non si conosceva molto di lui, del suo vissuto, tutti lo ammiravano e temevano da lontano; le spalle erano imponenti e larghe, i capelli neri, lo sguardo fiero, il viso segnato da due ampie basette terminanti appena sotto gli zigomi; sì, suppongo venisse anche considerato un bell'uomo, ma non saprei riferire nient'altro sulla sua figura, riguardo questo aspetto, ed ebbi l'occasione di avere a che fare con lui una sola volta nella mia vita.
Quella domenica mattina, come sempre, mi recavo al porto con mio padre per l'usuale passeggiata in famiglia e ricordo di avere avuto indosso un vestito leggero a righe bianche e azzurre ed un cappellino di cotone con un nastro legato in un fiocco, tenevo in mano un palloncino rosso appena acquistato da un venditore ambulante vicino le giostre della villa, e andavo in giro pavoneggiandomi di quel trofeo, quasi come fosse una medaglia all'onore di figlia prediletta, nonché l'unica allora.
Ad un tratto, fui incuriosita dal baluginìo che le bocche dei pesciolini creavano sulla superficie dell'acqua; per avvicinarmi  sganciai la mia mano da quella paterna e cominciai a correre. Caso volle che vi fosse una tavola del molo un po' più sporgente delle altre, vi inciampai e caddi a gattoni sul molo. Il palloncino mi sfuggì di mano.
Disperata per la perdita e per la caduta cominciai a piangere, mio padre tentò di afferrare il laccio del pallone, ma preferì prima soccorrere me, perdendo così l'ambito oggetto che guardavo allontanarsi nell'azzurro del cielo di luglio.
Dopo qualche minuto, però, dalle fessure umide degli occhi, vidi una gigantesca ombra che mi si avvicinava rapidamente; questa poggiò una mano sulla mia testa, carezzandola, e con l'altra mi porse il palloncino rosso, assicurandosi che lo tenessi stretto fra le piccole dita.
Mio padre, spaventato e stupito al contempo, ringraziò l'uomo cui nessuno osava mai avvicinarsi e, forse, quella fu l'unica volta in cui un barlume di umanità potè essere letto, in lui, pubblicamente.
Da allora presi ad ammirare quello strano figuro che tutti evitavano e cominciai anche a salutarlo facendogli un semplice cenno di mano, un gesto di bimba che nella sua innocenza significava molto, almeno per me e la mia fantasia. Lui contraccambiava accennando un sorriso, tutto sommato, quindi, aveva anch'egli un cuore! Ma questa oasi di felicità foriera di elementi vividi e consistenti per la mia immaginazione, durò, ahimé, assai poco.
Qualche mese dopo, infatti, non vidi più l'uomo del molo e cominciai a chiedere agli adulti che fine avesse fatto "il mio amico marinaio".
Non vi furono mai risposte certe, solo allusioni ad una impresa per mare finita in tragedia o favole su di un possibile viaggio verso esotiche mete, questa la soluzione preferita dalla mamma, ma per me poco cambiava: lui non c'era più ed un pezzo della mia infanzia tramontava, quasi a preludio delle innumerevoli scomparse che siamo costretti a subire in vita.
Adesso ho sessantacinque anni, sono ormai avanti con l'età, ma il ricordo di quell'uomo e di quel giorno di luglio mi scalda il cuore come avessi ancora otto anni.
Nessuno seppe più nulla di lui, ma io non smisi mai di cercare, reperire notizie su documenti dell'epoca.
Forse sono ancora l'unica che ne conserva memoria, questo non posso saperlo, ma posso sapere una cosa, oggi come allora, una cosa sola: l'uomo del mare ha salvato il mio sorriso di bimba, rendendo un piccolo gesto un grande miracolo; ed oggi, ancora oggi, io sono grata a quelle grandi mani che furono per me paterne, anche se solo per la durata di un istante.

Alexis
19.03.2011

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