Scritto da © Alexis - Gio, 25/02/2010 - 20:57
E la notte... ma la notte è un'altra cosa.
Ma la notte, per l'artista, è un'altra cosa. È coltre materna che si spiega, come ala, per cullare l'anima del suo figlio prediletto, che con la placida ed intensa luce delle stelle, asciuga le lacrime degli amanti e di coloro che attendono una risposta dal domani che verrà.
È la notte che dona sogni a cuori spenti e che infonde vita, la rigenera, nelle mani di chi il giorno si consuma e si strugge per una routine troppo stretta, troppo arida, troppo vile.
È la notte che bacia il capo e placa il tormento di corpi dissanguati da desideri inespressi, speranze tradite.
È la notte che mette fine ad ogni cosa nell'eterno istante del sonno.
Ma la notte, per l'artista, è un'altra cosa. È coltre materna che si spiega, come ala, per cullare l'anima del suo figlio prediletto, che con la placida ed intensa luce delle stelle, asciuga le lacrime degli amanti e di coloro che attendono una risposta dal domani che verrà.
È la notte che dona sogni a cuori spenti e che infonde vita, la rigenera, nelle mani di chi il giorno si consuma e si strugge per una routine troppo stretta, troppo arida, troppo vile.
È la notte che bacia il capo e placa il tormento di corpi dissanguati da desideri inespressi, speranze tradite.
È la notte che mette fine ad ogni cosa nell'eterno istante del sonno.
Alexis
25.02.2010
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