Scritto da © Manuela Verbasi - Lun, 15/12/2014 - 05:52
Cosa vuole da me questo sonno che sfiora il collo ma non chiude gli occhi? Vorrei scordarti e non ti penso, come adesso. Le camicie hanno colori di cielo, la mano ne trattiene una, disegna il contorno delle labbra. Davanti è soffitto lucidopaco, non volto, non sguardo né respiro d’affanno dopo corse d’amore. Vuoto stretto allo stomaco. Passa, o passami con la lingua, scendi fra singhiozzi di vino nel collo della bottiglia. Invoco un sorso, uno solo o per sempre. Abbandono la schiena sul tempo, sempre più perso, in un mancarmi che è sete.
»
- Blog di Manuela Verbasi
- 826 letture