Scritto da © Manuela Verbasi - Lun, 28/12/2015 - 15:48
Erano suoni l'aria tutt'intorno e luce ch'entrava tra le mani veloci sui tasti. Voci di bimbi a rincorrersi nei giardini. Poi venne la morte, con la sua polvere mise i sigilli al pianoforte, tutto si fermò così com'era. Passarono cent'anni, forse duecento. Nessuno più era tornato. Non si seppe e ad oggi non sappiamo, chi pose i fiori. Un gesto d'amore in quell'apparente nulla.
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