Scritto da © María J. De la ... - Mer, 16/11/2016 - 08:50
Immergo, torpido corpo,
insonne, assopita,
nelle acque ghiacciate
di stagnanti mattine.
Trattengo forte il respiro
ma la Memoria, viva e gonfia
scappa attraverso
insonne, assopita,
nelle acque ghiacciate
di stagnanti mattine.
Trattengo forte il respiro
ma la Memoria, viva e gonfia
scappa attraverso
le mie branchie
di pesce andato a male
in tremanti bolle,
un’ebbra ondosità
di vuoti cerchi concentrici,
che s’infrangono,
in tremanti bolle,
un’ebbra ondosità
di vuoti cerchi concentrici,
che s’infrangono,
s’infrangono e m'infrango
scoppiando violenta
dissipandosi (i desideri)
in contatto con la realtà.
scoppiando violenta
dissipandosi (i desideri)
in contatto con la realtà.
(María J. De la Cruz Guerra)
(ph. Ramona Zordini)
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