Scritto da © Nievdinessuno - Mar, 28/01/2014 - 09:07
Fila il suono di fogliami accartocciati
sul paesaggio
come in un incantesimo
piego piccoli viottoli
distanti un metro dal centro
del mio capo
che tiene l’affanno sul respiro
con l’intenzione
di aumentarmi l’affitto
da vagabondaggio.
Quando il giorno prima
speravo
che dalla camera
si potessero liberare segnali di follia
d’affiggere su i nodi del letto,
come un marinaio cieco che prova il cappio
penzolante
attorno al collo per cercarne la misura.
Tutto
mentre finora mi era parso:
-il nulla era certo-.
sul paesaggio
come in un incantesimo
piego piccoli viottoli
distanti un metro dal centro
del mio capo
che tiene l’affanno sul respiro
con l’intenzione
di aumentarmi l’affitto
da vagabondaggio.
Quando il giorno prima
speravo
che dalla camera
si potessero liberare segnali di follia
d’affiggere su i nodi del letto,
come un marinaio cieco che prova il cappio
penzolante
attorno al collo per cercarne la misura.
Tutto
mentre finora mi era parso:
-il nulla era certo-.
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