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Impuri

Sul piatto
la cena è sfitta
come una stanza
assoldata
per tenerci il ventre
al riparo dal gelo, al sicuro
dal conflitto di un abbraccio
che si sarebbe ridotto a uno strappo,
se avesse sfiorato, soltanto
queste lacere vesti
da cui pendeva la pelle.


Ma
la verità era un acquazzone,
con ogni goccia
avrebbe travolto
il lenzuolo
che ci assomigliava.


Era vergine, come le onde
fluivano lentezza
nel cerchio, per apparire,
per sembrare sempre nuove:


- Scorrere era purificare
  la tela grigia
  che il cibo
  avrebbe sporcato
  con l'amaro nella carne -.


- La soluzione era spogliare,
  renderci nudi
  alle acque
  di una vanità
  ancor più pura -.


 - Era il cuore
   pronto a cedere -.

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